...tanto l'ho attesa che alla fine la novità è arrivata...
Mi hanno informato che l'attuale plant manager a giorni verrà trasferito in Kentucky, e a me resterà l'onore di "dirigere" il plant venezuelano...
YUPPIIIiii... . . .
Vabbè... non vi aspettate salti di gioia, il posto è quello che è, i venezuelani sono quello che sono... e io pure cerco di non smentirmi...
sto cercando di riflettere, di capire dentro che reazioni trovo
paura, entusiasmo, tristezza, soddisfazione, curiosità, solitudine, orgoglio, fiducia, diffidenza, ...
Abbiamo parlato molto io e Chiara, ci siamo rassicurati a vicenda. Il programma sta procedendo secondo programma, 3/4 anni all'estero per cercare di fare una gavetta che permetta di trovare un lavoro dignitoso in italia e poi si rientra nei ranghi. A livello professionale mi stanno dando una grossa dimostrazione di fiducia (anche se forse sono un po' costretti dalla situazione) e il rischio di bruciarsi è presente... ma non sono troppo preoccupato per il lavoro, che scomposto ai minimi termini è fatto anch'esso di piccole cose, affrontabili e risolvibili. Certo sono molto preoccupato per l'ambiente esterno. Ma terrò gli occhi aperti e se qualcuno lassù mi dà un'occhiata, gli occhi aperti saranno quattro.
Ancora non ci sono notizie ufficiali dagli alti ranghi di cesena, ma già da lunedì di saranno riunioni per il passaggio delle consegne... il trasferimento del mio capo sarà rapido, già da dicembre dovrebbe partire...
Per ora medito sul cambiamento che in realtà cambiamento non è... e mi appisolo
'notte...
sabato 14 novembre 2009
giovedì 5 novembre 2009
Un viaggio ben organizzato 3
Contro ogni previsione troviamo un posto al grand hotel Cumaná, una bettola a 3 stelle… che peró a detta di Francisco era troppo cara. "Ok, peró ha una stanza per tutti e quattro!", "Si peró costa “medio palo cada noche” (“mezzo milione” che in euro sarebbero piú o meno 70 per 4 posti letto)", "Ok peró che alternative abbiamo?", "Andiamo a cercare altri posti"
…
Ok (in tutto ció la zia di Francisco e la sorella ci avevano offerto ospitalitá… ma la zia ha la casa piccola mentre per quanto riguarda la sorella (che poi scopriamo essere 3) domani si incontreranno per la prima volta… é una lunga storia… tra poco ci arriviamo).
Ore 21.30… ritorniamo sul lungomare dove troviamo degli alberghi che sembrano l’hilton a monte mario… capiamo subito dal tipo di auto che passano controllati dalla vigilanza che non é alla nostra portata, altro che medio palo… Troviamo anche un altro hotel, insegna poco appariscente, ci si arriva attraverso un viottolo stretto tra due muri di cinta alti 5 metri circa… Ci aprono un cancello, Hola pana! (ciao amico) … … é un albergo ad ore… tante piccole cellette con le auto diligentemente parcheggiate di fronte ad ogni porta… non é il posto per noi. Vigilanza molto cordiale e amichevole con Francisco e la ragazza nella macchina di fronte a noi, un po’ piú incuriositi quando passiamo io e Nabil, chissá che avranno pensato.
Torniamo al GrandHotel, ma Francisco non é ancora convinto, nonostante con Nabil abbiamo proposto di smezzare in proporzioni differenti… Facciamo talmente tanta pena che il vigilante dell’albergo, seduto subito fuori la porta, ci chiama e ci suggerisce di andare in una strada del centro di Cumaná dove ci sono un sacco di alberghi, tutti in fila.
Obbediamo ringraziando il poco attaccamento al lavoro del muchacho, e riprendiamo la ricerca alle 22. L’ultimo dei 4 alberghi in fila ha una stanza, costa di meno e ci permette di non andare a disturbare i parenti di F. sparsi per Cumaná… e poi di fronte c’é una pizzería abastanza allettante…
Ci fiondiamo dentro per dare i nomi e tutto il resto e il portiere si fionda ad accoglierci…solo che lui, come molti venezuelani, soffre di quella malattia che porta il battito cardiaco a rallentare e rallentare e r a l l e n t a r e e r a l l e t a r e ... inducendo lo stesso ritmo a tutte le altre azioni corporee… a volte anche mentali…
Riusciamo a prendere possesso della camera, io e Nabil stanza con due letti a castello, e io sono felicissimo. Per ottenere un materasso comodo, ma davvero comodo, scopro, la mattina dopo, di aver dormito esattamente nel centro di un tifone... nel flusso dell’aria condizionata accesa di notte… Ma sono sopravvissuto (anche se la mattina avevo, perdónate la licenza poetica, dei batoliti nel naso e negli occhi… … buongiorno!!...)
Scendiamo di corsa anelando la pizza, ma ovviamente la pizzería é chiusa… ci dicono di andare piú avanti di un paio di isolati lungo la strada, l’altra pizzería rimane aperta un po’ di piú… Noi allora, benedicendo la sveltezza del portiere, riusciamo ad arrivare all’altra pizzería, che pare essere il punto da cui é partita l’epidemia della malattia di cui vi parlavo prima. Alle 23.30 circa riusciamo ad ottenere la nostra unica mega pizza (si, la pizzaeria stava chiudendo, meglio una pizza grande che 4 piccole… tradizione americana). Chiedo a Francisco che cosa ci avesse fatto mettere, e lui mi responde: “Tutto”… e io benedico la tradizione americana…
Ci incamminiamo verso l’albergo per cenare, dato che la pizzería chiudeva ci hanno gentilmente messo alla porta, quando scopriamo che l’albergo é chiuso e in portineria non si vede nessuno, non abbiamo numeri di telefono e non ci sono citofoni… Le benedizioni questa será si sprecano…
Aspettiamo, urliamo, scopriamo esserci alcune auto che aspettano di entrare nel garage, dicono di avere una prenotazione, ma anche il parcheggio é chiuso… Aspettiamo, urliamo, e cominciamo a manngiare la pizza… il nervosismo cresce proporcionalmente con l’arsura… buona la pizza con “tutto”… quando spunta il portiere che si scusa dicendo che non ci aveva sentito (mortacci)… Intanto lo avverto che fuori ci sono altre persone che dovrebbero entrare… lui fa una faccia stupita (l’albergo é tutto completo), gli dico che hanno la prenotazione, la faccia stupita diventa terrorizzata, imbarazzata, sorridente… il portiere chiude la porta dietro di noi e rientra dentro di soppiatto… credo che non siamo stati gli unici a benedire quella sera…
Suggerimento: non prenotate alberghi in Venezuela, o quantomeno a Cumaná…
Conquisto finalmente il letto, con la pancia piena di tutto e coca cola… mixata con l’aria condizionata sparata mi aspetta un buon riposo…
La mattina con calma ci svegliamo e ci organizziamo per andare a mare. Prima peró andiamo ad incontrare le sorelle di Francisco. La colazione appena svegli non é una tradizione di qui, sento ancora “tutto” che mi torna su e un caffettino non ci starebbe niente male.
Allora, il papá biologico di F. é un tradizionalista… e seguendo le tradizioni ha sparso per il Venezuela un po’ di figli con diverse donne. F., una volta diventato grande, ha capito che al di lá dei rancori, mantenere contatti con le persone é una cosa positiva (ovviamente, riguardo i rancori, devi riuscire a non soffrire della mancanza di un genitore… e qui sta alla bravura del genitore restante, o alla bassa sensibilitá del soggetto…) quindi a 24 anni ha deciso di incontrare queste sorelle che hanno avuto la fortuna di avere il papá presente (saltuariamente) a casa con loro fino ad oggi.
...
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Ok (in tutto ció la zia di Francisco e la sorella ci avevano offerto ospitalitá… ma la zia ha la casa piccola mentre per quanto riguarda la sorella (che poi scopriamo essere 3) domani si incontreranno per la prima volta… é una lunga storia… tra poco ci arriviamo).
Ore 21.30… ritorniamo sul lungomare dove troviamo degli alberghi che sembrano l’hilton a monte mario… capiamo subito dal tipo di auto che passano controllati dalla vigilanza che non é alla nostra portata, altro che medio palo… Troviamo anche un altro hotel, insegna poco appariscente, ci si arriva attraverso un viottolo stretto tra due muri di cinta alti 5 metri circa… Ci aprono un cancello, Hola pana! (ciao amico) … … é un albergo ad ore… tante piccole cellette con le auto diligentemente parcheggiate di fronte ad ogni porta… non é il posto per noi. Vigilanza molto cordiale e amichevole con Francisco e la ragazza nella macchina di fronte a noi, un po’ piú incuriositi quando passiamo io e Nabil, chissá che avranno pensato.
Torniamo al GrandHotel, ma Francisco non é ancora convinto, nonostante con Nabil abbiamo proposto di smezzare in proporzioni differenti… Facciamo talmente tanta pena che il vigilante dell’albergo, seduto subito fuori la porta, ci chiama e ci suggerisce di andare in una strada del centro di Cumaná dove ci sono un sacco di alberghi, tutti in fila.
Obbediamo ringraziando il poco attaccamento al lavoro del muchacho, e riprendiamo la ricerca alle 22. L’ultimo dei 4 alberghi in fila ha una stanza, costa di meno e ci permette di non andare a disturbare i parenti di F. sparsi per Cumaná… e poi di fronte c’é una pizzería abastanza allettante…
Ci fiondiamo dentro per dare i nomi e tutto il resto e il portiere si fionda ad accoglierci…solo che lui, come molti venezuelani, soffre di quella malattia che porta il battito cardiaco a rallentare e rallentare e r a l l e n t a r e e r a l l e t a r e ... inducendo lo stesso ritmo a tutte le altre azioni corporee… a volte anche mentali…
Riusciamo a prendere possesso della camera, io e Nabil stanza con due letti a castello, e io sono felicissimo. Per ottenere un materasso comodo, ma davvero comodo, scopro, la mattina dopo, di aver dormito esattamente nel centro di un tifone... nel flusso dell’aria condizionata accesa di notte… Ma sono sopravvissuto (anche se la mattina avevo, perdónate la licenza poetica, dei batoliti nel naso e negli occhi… … buongiorno!!...)
Scendiamo di corsa anelando la pizza, ma ovviamente la pizzería é chiusa… ci dicono di andare piú avanti di un paio di isolati lungo la strada, l’altra pizzería rimane aperta un po’ di piú… Noi allora, benedicendo la sveltezza del portiere, riusciamo ad arrivare all’altra pizzería, che pare essere il punto da cui é partita l’epidemia della malattia di cui vi parlavo prima. Alle 23.30 circa riusciamo ad ottenere la nostra unica mega pizza (si, la pizzaeria stava chiudendo, meglio una pizza grande che 4 piccole… tradizione americana). Chiedo a Francisco che cosa ci avesse fatto mettere, e lui mi responde: “Tutto”… e io benedico la tradizione americana…
Ci incamminiamo verso l’albergo per cenare, dato che la pizzería chiudeva ci hanno gentilmente messo alla porta, quando scopriamo che l’albergo é chiuso e in portineria non si vede nessuno, non abbiamo numeri di telefono e non ci sono citofoni… Le benedizioni questa será si sprecano…
Aspettiamo, urliamo, scopriamo esserci alcune auto che aspettano di entrare nel garage, dicono di avere una prenotazione, ma anche il parcheggio é chiuso… Aspettiamo, urliamo, e cominciamo a manngiare la pizza… il nervosismo cresce proporcionalmente con l’arsura… buona la pizza con “tutto”… quando spunta il portiere che si scusa dicendo che non ci aveva sentito (mortacci)… Intanto lo avverto che fuori ci sono altre persone che dovrebbero entrare… lui fa una faccia stupita (l’albergo é tutto completo), gli dico che hanno la prenotazione, la faccia stupita diventa terrorizzata, imbarazzata, sorridente… il portiere chiude la porta dietro di noi e rientra dentro di soppiatto… credo che non siamo stati gli unici a benedire quella sera…
Suggerimento: non prenotate alberghi in Venezuela, o quantomeno a Cumaná…
Conquisto finalmente il letto, con la pancia piena di tutto e coca cola… mixata con l’aria condizionata sparata mi aspetta un buon riposo…
La mattina con calma ci svegliamo e ci organizziamo per andare a mare. Prima peró andiamo ad incontrare le sorelle di Francisco. La colazione appena svegli non é una tradizione di qui, sento ancora “tutto” che mi torna su e un caffettino non ci starebbe niente male.
Allora, il papá biologico di F. é un tradizionalista… e seguendo le tradizioni ha sparso per il Venezuela un po’ di figli con diverse donne. F., una volta diventato grande, ha capito che al di lá dei rancori, mantenere contatti con le persone é una cosa positiva (ovviamente, riguardo i rancori, devi riuscire a non soffrire della mancanza di un genitore… e qui sta alla bravura del genitore restante, o alla bassa sensibilitá del soggetto…) quindi a 24 anni ha deciso di incontrare queste sorelle che hanno avuto la fortuna di avere il papá presente (saltuariamente) a casa con loro fino ad oggi.
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martedì 3 novembre 2009
Un viaggio ben organizzato 2
...
Poi Francisco ha anche una zia e delle sorelle a cumaná… magari ci danno una mano… (la storia della zia e delle sorelle non era molto chiara… poi si rivela per la sua complicatezza piú avanti nel viaggio…)
Io intanto mi spulcio la guida del parco. Sembra prmettere bene. Ci sono decine di spiagge, si raggiungono tutte con delle lance, ma a mali estremi, ci aspettiamo il pienone e le lance potrebbero essere stracolme, uno si butta in una delle spiaggette lungo la strada come Playa Colorada, o Arapito.. insomma abbiamo parecchie vie di fuga. La guida racconta anche di altri piccoli centri… tipo Santa Fe, dove c’é un ostello per giovani backpacker… (che figata penso… poi mi spiegano che se entri a Santa Fe sei fortunato se ne esci in mutande… é facile venir rapinati o altro…)
Nella lista delle cose da fare al rientro c’é lo scrivere una lettera alla lonely planet con la preghiera di rivedere velocemente i consigli sui soggiorni per viaggiaatori fai da te qui in Venezuela…
Ques’anno ci sono stati diversi ponti, e questo é l’ultimo fino alle vacanze di Natale. Questa volta (il 12 ottobre) festeggiamo (¡?!) Cristoforo Colombo.. nonstante qui tutte le statue che ritraggono cristoforino vengano abbattute da vandali con lo scherno delle autoritá che non hanno però la benché minima intenzione di rimetterle al proprio posto. Colombo ufficialmente non é ancora demonizzato come figura… ma presto simon bolívar prendereá anche il suo posto. Il sabato arriva e noi siamo pronti.
A mezzogiorno Antonio ci lascia scappare e la prima tappa é casa di Nabil, per farlo cambiare e mangiarci qualcosa prima di partire. Verso le due, incontriamo Francisco e la ragazza che stanno giá alla seconda terza birra… carichiamo una casa di bottiglie vuote di birra (per risparmiare sulla cassa che compreremo tra poco) e partiamo. In questo paese ogni tipo di celebrazione, riposo, festa, serata, é scandita dal numero di birre che si bevono…
Partiamo con largo ritardo, (per arrivare a Cumanà ci vogliono cmq almeno 5 ore e mezza) e dopo un quarto d’ora siamo giá fermi… la birra ha fatto effetto su Francisco e la ragazza.. ma non contenti comprano altre due birre per loro e due per me e Nabil…
Il viaggio é lungo ma piacevole. Camminiamo su strade non troppo malandate (a parte un tratto suicida di 10 km con pezzi interi di strada franata per le piogge) che corrono attraverso pascoli verdi e paesini senza tempo, dove i giovani si siedono sulle panchine ai lati della strada in corrispondenza ai dossi artificiali (degli Himalaya non segnalati in mezzo alla strada necessari per non avere crolli demografici in questi paesini che nascnon lungo la via) per vedere le auto che rischiano di ribaltarsi…un’ottima occupazione… (nel frattempo Nabil mi racconta con le lacrime agli occhi che anche nel suo paese esiste un’attività del genere... i bambini prendono un grande sasso, lo mettono in una busta di plastica grande, lo camuffano quanto basta e lo piazzano in mezzo alla strada... il guidatore tranquillo e beato sui accorge della busta... pensa: “è una busta”... e ci passa sopra inconsapevole di dover sostituire, se gli va bene, coppa dell’olio e quant’altro... altra bella occupazione... p.s. se andate in Marocco siete avvisati...)
Dopo 4 o 5 soste ben pianificate (nelle quali incredibilmente si faceva a turno per fare pipí, mai due alla volta) e 2 soste rifornimenti (durante le quali oviamente non si puó fare pipí…) arriviamo a destinazione… Cumaná… ore 21.00 … troveremo dove dormire?
Poi Francisco ha anche una zia e delle sorelle a cumaná… magari ci danno una mano… (la storia della zia e delle sorelle non era molto chiara… poi si rivela per la sua complicatezza piú avanti nel viaggio…)
Io intanto mi spulcio la guida del parco. Sembra prmettere bene. Ci sono decine di spiagge, si raggiungono tutte con delle lance, ma a mali estremi, ci aspettiamo il pienone e le lance potrebbero essere stracolme, uno si butta in una delle spiaggette lungo la strada come Playa Colorada, o Arapito.. insomma abbiamo parecchie vie di fuga. La guida racconta anche di altri piccoli centri… tipo Santa Fe, dove c’é un ostello per giovani backpacker… (che figata penso… poi mi spiegano che se entri a Santa Fe sei fortunato se ne esci in mutande… é facile venir rapinati o altro…)
Nella lista delle cose da fare al rientro c’é lo scrivere una lettera alla lonely planet con la preghiera di rivedere velocemente i consigli sui soggiorni per viaggiaatori fai da te qui in Venezuela…
Ques’anno ci sono stati diversi ponti, e questo é l’ultimo fino alle vacanze di Natale. Questa volta (il 12 ottobre) festeggiamo (¡?!) Cristoforo Colombo.. nonstante qui tutte le statue che ritraggono cristoforino vengano abbattute da vandali con lo scherno delle autoritá che non hanno però la benché minima intenzione di rimetterle al proprio posto. Colombo ufficialmente non é ancora demonizzato come figura… ma presto simon bolívar prendereá anche il suo posto. Il sabato arriva e noi siamo pronti.
A mezzogiorno Antonio ci lascia scappare e la prima tappa é casa di Nabil, per farlo cambiare e mangiarci qualcosa prima di partire. Verso le due, incontriamo Francisco e la ragazza che stanno giá alla seconda terza birra… carichiamo una casa di bottiglie vuote di birra (per risparmiare sulla cassa che compreremo tra poco) e partiamo. In questo paese ogni tipo di celebrazione, riposo, festa, serata, é scandita dal numero di birre che si bevono…
Partiamo con largo ritardo, (per arrivare a Cumanà ci vogliono cmq almeno 5 ore e mezza) e dopo un quarto d’ora siamo giá fermi… la birra ha fatto effetto su Francisco e la ragazza.. ma non contenti comprano altre due birre per loro e due per me e Nabil…
Il viaggio é lungo ma piacevole. Camminiamo su strade non troppo malandate (a parte un tratto suicida di 10 km con pezzi interi di strada franata per le piogge) che corrono attraverso pascoli verdi e paesini senza tempo, dove i giovani si siedono sulle panchine ai lati della strada in corrispondenza ai dossi artificiali (degli Himalaya non segnalati in mezzo alla strada necessari per non avere crolli demografici in questi paesini che nascnon lungo la via) per vedere le auto che rischiano di ribaltarsi…un’ottima occupazione… (nel frattempo Nabil mi racconta con le lacrime agli occhi che anche nel suo paese esiste un’attività del genere... i bambini prendono un grande sasso, lo mettono in una busta di plastica grande, lo camuffano quanto basta e lo piazzano in mezzo alla strada... il guidatore tranquillo e beato sui accorge della busta... pensa: “è una busta”... e ci passa sopra inconsapevole di dover sostituire, se gli va bene, coppa dell’olio e quant’altro... altra bella occupazione... p.s. se andate in Marocco siete avvisati...)
Dopo 4 o 5 soste ben pianificate (nelle quali incredibilmente si faceva a turno per fare pipí, mai due alla volta) e 2 soste rifornimenti (durante le quali oviamente non si puó fare pipí…) arriviamo a destinazione… Cumaná… ore 21.00 … troveremo dove dormire?
domenica 25 ottobre 2009
Un viaggio ben organizzato 1
L’idea era quella di partire per tre giorni e scendere verso sud fino allo stato Amazonia… Antonio ci aveva suggerito di arrivare a puerto Ayacucho, dormire lí e la domenica mattina cercare qualche attivitá sulla riva dell’alto Orinoco.
Puerto Ayacucho é un paesotto piuttosto recente. Sorge sulla riva destra dell’Orinoco nella parte in cui il fiume fa da confine tra Venezuela e Colombia. Il fatto é che solo negli ultimi anni cinquanta hanno costruito la strada che arriva dal nord fino al profondo sud. Ancora oggi la strada si ferma qui, oltre ci sono solo alberi e foreste. La guida dice che addirittura vasti tratti della catena montuosa piú a sud del Venezuela non sono mai stati visitati… non pensavo che al mondo ci fossero ancora zone inesplorate…
Eravamo parecchio eccitati… oltre a poter fare rafting a motore sul fiume, a puerto Ayacucho c’é la possibilitá di mangiare carne di tapiro e di altri animali inusuali. Il problema é che come tutti i fin de semana largo, i ponti, i venezuelani escono dalle loro case e si riversano nelle poche pensioni disponibili in questi luoghi, turistici, ma neanche tanto. Andiamo a cercare tra le conoscenze di Antonio e su internet se c’é qualcuno che ci puó ospitare…ma niente.
Secondo problema, per arrivare a puerto Ayacucho servono 10 ore almeno, di macchina… niente male. E partire a mezzogiorno con la prospettiva di dover attraversare l’Orinoco su una chiatta di notte non è il massimo… Piano piano il progetto amazonia sfumava senza riserve…
Allora ci buttiamo sull’occidente, io e Nabil… andiamo a vedere Coro, cittadina coloniale, seconda capitale del Venezuela precedente a Caracas, e di domenica passiamo a vedere una zona desertica con dune di sabbia parecchio alte (da google earth sembra davvero deserto incontaminato) e di seguito ci buttiamo sulla penisola di, non mi ricordo il nome, dove ci sono distese di cactus, spiagge per surfisti e un faro abbandonato da raggiungere con un tracciato di fuoristrada…
Se non che al gruppetto si aggiunge Francisco con la ragazza… lui é stato a Coro e mi dice, “una cittadina carina, un’ora e mezza e torni a casa…” e poi: “il deserto? Vabbé voi in europa l’avrete visto per forza il deserto…” e io: “... ...”, e lui: “ah, in Europa non ci sono aree desertiche?”, e io ancora: “…. ….”
Cambiamo di nuovo programma, speriamo per l’ultima volta dato che sono le 8 di será del giorno precedente alla partenza… Allora é deciso. Andiamo al parco nazionale di Mochima. Venezuela orientale, parco nazionale di isole “incontaminate” lungo la strada per Cumanà.
Puerto Ayacucho é un paesotto piuttosto recente. Sorge sulla riva destra dell’Orinoco nella parte in cui il fiume fa da confine tra Venezuela e Colombia. Il fatto é che solo negli ultimi anni cinquanta hanno costruito la strada che arriva dal nord fino al profondo sud. Ancora oggi la strada si ferma qui, oltre ci sono solo alberi e foreste. La guida dice che addirittura vasti tratti della catena montuosa piú a sud del Venezuela non sono mai stati visitati… non pensavo che al mondo ci fossero ancora zone inesplorate…
Eravamo parecchio eccitati… oltre a poter fare rafting a motore sul fiume, a puerto Ayacucho c’é la possibilitá di mangiare carne di tapiro e di altri animali inusuali. Il problema é che come tutti i fin de semana largo, i ponti, i venezuelani escono dalle loro case e si riversano nelle poche pensioni disponibili in questi luoghi, turistici, ma neanche tanto. Andiamo a cercare tra le conoscenze di Antonio e su internet se c’é qualcuno che ci puó ospitare…ma niente.
Secondo problema, per arrivare a puerto Ayacucho servono 10 ore almeno, di macchina… niente male. E partire a mezzogiorno con la prospettiva di dover attraversare l’Orinoco su una chiatta di notte non è il massimo… Piano piano il progetto amazonia sfumava senza riserve…
Allora ci buttiamo sull’occidente, io e Nabil… andiamo a vedere Coro, cittadina coloniale, seconda capitale del Venezuela precedente a Caracas, e di domenica passiamo a vedere una zona desertica con dune di sabbia parecchio alte (da google earth sembra davvero deserto incontaminato) e di seguito ci buttiamo sulla penisola di, non mi ricordo il nome, dove ci sono distese di cactus, spiagge per surfisti e un faro abbandonato da raggiungere con un tracciato di fuoristrada…
Se non che al gruppetto si aggiunge Francisco con la ragazza… lui é stato a Coro e mi dice, “una cittadina carina, un’ora e mezza e torni a casa…” e poi: “il deserto? Vabbé voi in europa l’avrete visto per forza il deserto…” e io: “... ...”, e lui: “ah, in Europa non ci sono aree desertiche?”, e io ancora: “…. ….”
Cambiamo di nuovo programma, speriamo per l’ultima volta dato che sono le 8 di será del giorno precedente alla partenza… Allora é deciso. Andiamo al parco nazionale di Mochima. Venezuela orientale, parco nazionale di isole “incontaminate” lungo la strada per Cumanà.
martedì 29 settembre 2009
tre secondi
Ci sono tre secondi del viaggio che ogni mattina mi porta in ufficio che da soli valgono una boccata di ossigeno puro, un sospiro e, quando sono proprio fortunato, un attimo di stupore sereno.
Per arrivare in ufficio prima devo uscire da Caracas, poi mi tocca un tratto di grandi curve che l'autostrada fa assecondando la mezza costa delle montagne che, sempre di un verde intenso, circondano Caracas, ed infine la discesa verso la valle del Tuy, dove c'è Charallave.
Nel tratto centrale c'è una curva, una sola, dalla quale si possono vedere una dopo l'altra, tutte le montagne che fanno da cornice ad una valle stretta e lunga che si protrae per chilometri. E queste montagne accompagnano lo sguardo fino all'orizzonte, quando le nuvole lo permettono, lontanissimo e con sfumature incredibili. A volte le nuvole nascondono le cime delle montagne, a volte formano un letto bianco nella vallata e allora si vedono solo queste forme geometriche sospese a mezz'aria, a volte ancora le nuvole coprono in parte solo la cima giù in fondo in fondo alla valle, e allora si creano dei quadri incredibili.
A volte non si vede niente... con la pioggia o con la nebbia la valle scompare...
Forse a rendere più preziosa questa vista è il fatto che non la becchi sempre, devi rimanere concentrato alla guida, poi le decine di curve dell'autostrada sono tutte maledettamente uguali, e non mi posso fermare da nessuna parte lungo la strada per fare una foto o godermi per qualche minuto la vista.
No.
Ogni volta è una sorpresa girarmi e avere questo flash della valle che scappa via... non me l'aspetto, non la cerco, eppure lei compare...
A proposito di comparizioni... oggi mentre mangiavo mi è venuta una voglia irrazionale e gravidanziale di fiore di zucca fritto. Mi sono immaginato l'alicetta con la mozzarella squagliata intorno, il profumo di fiore di zucca e la pastella croccante e dura intorno... quasi avevo la allucinazioni... sto proprio alla frutta...
Buonanotte!!!!
Per arrivare in ufficio prima devo uscire da Caracas, poi mi tocca un tratto di grandi curve che l'autostrada fa assecondando la mezza costa delle montagne che, sempre di un verde intenso, circondano Caracas, ed infine la discesa verso la valle del Tuy, dove c'è Charallave.
Nel tratto centrale c'è una curva, una sola, dalla quale si possono vedere una dopo l'altra, tutte le montagne che fanno da cornice ad una valle stretta e lunga che si protrae per chilometri. E queste montagne accompagnano lo sguardo fino all'orizzonte, quando le nuvole lo permettono, lontanissimo e con sfumature incredibili. A volte le nuvole nascondono le cime delle montagne, a volte formano un letto bianco nella vallata e allora si vedono solo queste forme geometriche sospese a mezz'aria, a volte ancora le nuvole coprono in parte solo la cima giù in fondo in fondo alla valle, e allora si creano dei quadri incredibili.
A volte non si vede niente... con la pioggia o con la nebbia la valle scompare...
Forse a rendere più preziosa questa vista è il fatto che non la becchi sempre, devi rimanere concentrato alla guida, poi le decine di curve dell'autostrada sono tutte maledettamente uguali, e non mi posso fermare da nessuna parte lungo la strada per fare una foto o godermi per qualche minuto la vista.
No.
Ogni volta è una sorpresa girarmi e avere questo flash della valle che scappa via... non me l'aspetto, non la cerco, eppure lei compare...
A proposito di comparizioni... oggi mentre mangiavo mi è venuta una voglia irrazionale e gravidanziale di fiore di zucca fritto. Mi sono immaginato l'alicetta con la mozzarella squagliata intorno, il profumo di fiore di zucca e la pastella croccante e dura intorno... quasi avevo la allucinazioni... sto proprio alla frutta...
Buonanotte!!!!
giovedì 24 settembre 2009
...piove...
quasi finisce la seconda settimana di rientro quiggiù... e sto quasi riprendendo l'abitudine a questi luoghi e queste facce. La vacanza casereccia è stata croce e delizia... anzi, meglio prima delizia e poi croce. Il secondo arrivo è diverso, già so cosa aspettarmi... non c'è più l'effetto sorpresa con il quale ammortizzi tutti gli inconvenienti della giornata. Poi in officina tira un'aria pesante... magari è proprio la mancanza dell'effetto sorpresa, oppure è proprio che l'aria è pesante, c'è qualcosa sotto... e io lo scoprirò! Tie'
Siamo in piena stagione delle piogge. Ogni giorno, nonostante durante la giornata splenda un sole che ti brucia la pelata, verso le 6 (ora fatidica del previsto ritorno a casa) si copre tutto e si scatena l'inferno. Nel tratto di autostrada che faccio per tornare a casa l'acqua ha un'altezza fissa di 10 cm... e corre e scorre tra le macchine senza paura. Ora, finche andavo in giro con il carroarmato di Antonio (un Ford SportTrack 4.7 litri 4x4 benzina, una manna per il benzinaio) tutto a posto... ma ora che mi ritrovo con la cugina sconcia del vecchio Piddu della famiglia Cosatti (una splendida Uno 1.3 litri, una mannaia per il benzinaio (ve la devo spiegare, con la Ford dal benzinaio ci passavo una volta ogni 2 giorni e ci mettevo 70 litri di benzina, ora con la Uno ci passo sempre ogni 2 giorni, che il serbatoio porta 25 litri più o meno, ma al benzinaio rompo solo le palle, che con quello che pago non ci compra neanche mezzo caffè)) ...dicevo, con la Uno è tuttaun'altra storia. Quando guido nell'acqua sento gli schizzi sotto i piedi, il tergicristallo arranca e la radio suona la canzone delle Spintarelle (ve le ricordate? "Glu glu glu... glu glu glu")
Insomma per non essere volgari, mi cago sotto ogni sera e le spalle rimangono nella posizione Gobbo di Notre Dame per la tensiona (oltre a guidare abbracciato al volante sperando di vedere la strada)...
Per forutna non è successo tutti tutti i giorni... al volte il problema del vedere la strada non si è posto, si stava tutti fermi a prendere il te', aspettando che i pompieri rimuovessero gli alberi caduti lungo la strada... con un machete... uno, non due... UNO
UNA squadra di pompieri... UN machete
c'ho messo 2 ore e mezza per tornare a casa...
cmq piccola riflessione sulle notizie che mi sono messo a "spulciare" (ma neanche tanto...) che risalgono all'8 settembre. Da una parte c'è un certo Barak che di fronte ad una folta platea di un college di Washington se ne esce con un discorso piuttosto indigesto: "Per avere successo dovete studiare". Dall'altra parte arrivano gli echi degli applausi che il Red Carpet (rosso ancor di più per la presenza delle cravatte del regista e del soggetto) di Venezia ha riservato all'ospite/soggetto/icona del documentario di Oliver Stone... il nostro presidente Chavez. Quello che nelle due settimane di viaggio europeo ha visitato la Bielorussia e Iran e Russia e Spagna e Italia appunto. Nell'ordine, in Iran promette ad Ahmadinejad promette 20.000 barili di petrolio al giorno in cambio di 800 Mln di dollari/anno e qualche "chicca" sull'arricchimento dell'uranio, in Russia discute con l'amico Putin (quanti amici che ha Putin) riguardo il soprannominato "Asse del male" anti-iperialista (si parla dell'impero statunitense), compra 4.4 miliardi di dollari di armi (missili anti-aerei, fucili, etc) e 92 (novantadue) carri armati per la spesa di 2.2 miliardi di dollari (questi ultimi prestati dalle banche russe) in cambio dell'esclusivo sfruttamento di una parte dei possibili giacimenti di petrolio sotto il fiume Orinoco (nel frattempo riconosce politicamente Ossezia e Abkazia come repubbliche indipendenti), arriva in Italia dove fonti locali venezuelane parlano di una telefonata di un'ora don il Presidente del Consiglio, fatto non confermato in Italia, partecipa al festival di Venezia come ospite di Oliver Stone (il documentario presentato tratta della rivoluzione venezuelana con protagonista il presidente) riceve gli applausi del pubblico (alcuni giornali hanno fatto notare come il pubblico plaudente era lo stesso che alcuni giorni dopo avrebbe applaudito i documentari riguardanti gli scontri seguiti alle elezioni in Iran), ricorda l'amicizia con i presidenti Napolitano e Berlusconi e entusiasma i presenti con un "porto l'Italia nel cuore". Infine conclude il viaggio in Spagna, anche qui accolto come un buon ospite da Zapatero e come un nuovo amico, dopo aver messo da parte i vecchi rancori, da re Juan Carlos. In questa occasione il presidente C. tira fuori uno scoop, al largo dlle coste nord-occidentali del paese un consorzio Eni-Repsol (50-50) ha scoperto uno dei più grandi giacimenti di gas al mondo. Grandi applausi. La PDVSA, compagnia petrolifera statale entrerà automaticamente nel consorzio con una quota del 35%. A Repsol ed Eni toccherà il 32.5% cadauna. Applausi (?!?).
Il viaggio di Chavez termina qui. Speriamo che i ragazzi abbiano assimilato qualcosa dal discorso di Barak...
ora tutti sotto coperta...si va a nanna!
Buonanotte
Siamo in piena stagione delle piogge. Ogni giorno, nonostante durante la giornata splenda un sole che ti brucia la pelata, verso le 6 (ora fatidica del previsto ritorno a casa) si copre tutto e si scatena l'inferno. Nel tratto di autostrada che faccio per tornare a casa l'acqua ha un'altezza fissa di 10 cm... e corre e scorre tra le macchine senza paura. Ora, finche andavo in giro con il carroarmato di Antonio (un Ford SportTrack 4.7 litri 4x4 benzina, una manna per il benzinaio) tutto a posto... ma ora che mi ritrovo con la cugina sconcia del vecchio Piddu della famiglia Cosatti (una splendida Uno 1.3 litri, una mannaia per il benzinaio (ve la devo spiegare, con la Ford dal benzinaio ci passavo una volta ogni 2 giorni e ci mettevo 70 litri di benzina, ora con la Uno ci passo sempre ogni 2 giorni, che il serbatoio porta 25 litri più o meno, ma al benzinaio rompo solo le palle, che con quello che pago non ci compra neanche mezzo caffè)) ...dicevo, con la Uno è tuttaun'altra storia. Quando guido nell'acqua sento gli schizzi sotto i piedi, il tergicristallo arranca e la radio suona la canzone delle Spintarelle (ve le ricordate? "Glu glu glu... glu glu glu")
Insomma per non essere volgari, mi cago sotto ogni sera e le spalle rimangono nella posizione Gobbo di Notre Dame per la tensiona (oltre a guidare abbracciato al volante sperando di vedere la strada)...
Per forutna non è successo tutti tutti i giorni... al volte il problema del vedere la strada non si è posto, si stava tutti fermi a prendere il te', aspettando che i pompieri rimuovessero gli alberi caduti lungo la strada... con un machete... uno, non due... UNO
UNA squadra di pompieri... UN machete
c'ho messo 2 ore e mezza per tornare a casa...
cmq piccola riflessione sulle notizie che mi sono messo a "spulciare" (ma neanche tanto...) che risalgono all'8 settembre. Da una parte c'è un certo Barak che di fronte ad una folta platea di un college di Washington se ne esce con un discorso piuttosto indigesto: "Per avere successo dovete studiare". Dall'altra parte arrivano gli echi degli applausi che il Red Carpet (rosso ancor di più per la presenza delle cravatte del regista e del soggetto) di Venezia ha riservato all'ospite/soggetto/icona del documentario di Oliver Stone... il nostro presidente Chavez. Quello che nelle due settimane di viaggio europeo ha visitato la Bielorussia e Iran e Russia e Spagna e Italia appunto. Nell'ordine, in Iran promette ad Ahmadinejad promette 20.000 barili di petrolio al giorno in cambio di 800 Mln di dollari/anno e qualche "chicca" sull'arricchimento dell'uranio, in Russia discute con l'amico Putin (quanti amici che ha Putin) riguardo il soprannominato "Asse del male" anti-iperialista (si parla dell'impero statunitense), compra 4.4 miliardi di dollari di armi (missili anti-aerei, fucili, etc) e 92 (novantadue) carri armati per la spesa di 2.2 miliardi di dollari (questi ultimi prestati dalle banche russe) in cambio dell'esclusivo sfruttamento di una parte dei possibili giacimenti di petrolio sotto il fiume Orinoco (nel frattempo riconosce politicamente Ossezia e Abkazia come repubbliche indipendenti), arriva in Italia dove fonti locali venezuelane parlano di una telefonata di un'ora don il Presidente del Consiglio, fatto non confermato in Italia, partecipa al festival di Venezia come ospite di Oliver Stone (il documentario presentato tratta della rivoluzione venezuelana con protagonista il presidente) riceve gli applausi del pubblico (alcuni giornali hanno fatto notare come il pubblico plaudente era lo stesso che alcuni giorni dopo avrebbe applaudito i documentari riguardanti gli scontri seguiti alle elezioni in Iran), ricorda l'amicizia con i presidenti Napolitano e Berlusconi e entusiasma i presenti con un "porto l'Italia nel cuore". Infine conclude il viaggio in Spagna, anche qui accolto come un buon ospite da Zapatero e come un nuovo amico, dopo aver messo da parte i vecchi rancori, da re Juan Carlos. In questa occasione il presidente C. tira fuori uno scoop, al largo dlle coste nord-occidentali del paese un consorzio Eni-Repsol (50-50) ha scoperto uno dei più grandi giacimenti di gas al mondo. Grandi applausi. La PDVSA, compagnia petrolifera statale entrerà automaticamente nel consorzio con una quota del 35%. A Repsol ed Eni toccherà il 32.5% cadauna. Applausi (?!?).
Il viaggio di Chavez termina qui. Speriamo che i ragazzi abbiano assimilato qualcosa dal discorso di Barak...
ora tutti sotto coperta...si va a nanna!
Buonanotte
lunedì 14 settembre 2009
el temblor
per poco non rimanevo in Italia...
arriviamo al banco dell'accettazione bagagli e il tipino mi guarda e mi fa, "quanti bagagli?", e io, "due!!", e lui,"vabbè, comincia a darmi il passaporto e poi vediamo, sei in stand by"... e allora io penso, "scusa ma mi vedi per caso una lucetta rossa sulla faccia?" ma invece gli chiedo solo spiegazioni... risposta: "il volo è completo, aspettiamo che chiudano le liste e poi vediamo" (sembrava di stare fuori una discoteca, che a seconda della lista entri o no...)
dopo un bel respiro profondo mi giro e comincio a cercare di spiegare la situazione ai miei, cercando di rendere logico quello che logico non è... vendere più biglietti dei posti realmente presenti sull'aereo solo in base a considerazioni statistiche... va tutto bene... quasi sempre... ecco.. noi eravamo appena fuori quel "quasi"
cmq alla fine il posto si trova e il tipino aggiunge, "ok parti, ma sai che c'è la possibilità che i bagagli arrivino domani, a volte non prendono i bagagli delle persone overbooking", allora io rispondo, "nella ridente cittadina di Caracas, sai quante possibilità ho di vedermi arrivare il bagaglio il giorno dopo il mio arrivo?"... e allora lui se ne esce con la solita frase tenera/triste/patetica/irritante... "eh lo so, ma io non c'entro niente, sai, io gli sparerei a quelli che causano queste situazioni, che poi ci vado io di mezzo"
e va bene... allora stai meglio tu!
cmq partiamo, io e i miei bagagli, arrivati in orario e tutti interi (tutti e tre noi) dopo aver dormito troppo, anche succosamente sull'aereo, tra un film e uno snack. (parentesi filmica, sono riuscito a vedere "Ricatto d'amore" con Sandra Bullock e "Generazione mille euro" di un certo Venier, davvero davvero carini tutti e due, il primo più del secondo, classica commediola italiana, cmq piacevole)
Arrivo a Caracas e chi incontro? per la seconda volta (delle due) un terremoto accompagna la mia venuta. Questa volta un 7mo grado piuttosto violento ma non assassino (solo 14 feriti). Intanto smi sono fatto 9 piani a piedi con una valigia e ho trovato le abat jour cappottate e un quadretto nella stanza barcollante...
Fortunatamente per ora niente strascichi.
Oggi ho ricominciato il lavoro dopo una domenica passata all'insegna della full immersion nella quinta serie di Lost... ho visto 9 puntate... Al ritorno dal lavoro oggi ho incontrato la pioggia... ma non la pioggia normale... la PPIIOOGGGGIIAA.... sinceramente non ho mai, ma proprio mai visto in vita mia tanta acqua cadere dal cielo... stavamo tutti in fila a 30km all'ora, vicini vicini per vedere le luci della macchina di fronte per avere una guida (non avrei mai voluto essere il primo della fila questa volta) e nessuno che superava, mai accaduto prima...
Fichissimo vedere che in autostrada per una ventina di km, senza interruzione, le macchine camminavano in una decina di centimetri d'acqua... cmq arrivato a casa ho sfoderato il parmiggiano e il barattoletto di pesto... quattro caserecce e ora sono pronto per la nanna... altro che pronto... già sogno...
buon risveglio a voi dall'altra parte del globo
arriviamo al banco dell'accettazione bagagli e il tipino mi guarda e mi fa, "quanti bagagli?", e io, "due!!", e lui,"vabbè, comincia a darmi il passaporto e poi vediamo, sei in stand by"... e allora io penso, "scusa ma mi vedi per caso una lucetta rossa sulla faccia?" ma invece gli chiedo solo spiegazioni... risposta: "il volo è completo, aspettiamo che chiudano le liste e poi vediamo" (sembrava di stare fuori una discoteca, che a seconda della lista entri o no...)
dopo un bel respiro profondo mi giro e comincio a cercare di spiegare la situazione ai miei, cercando di rendere logico quello che logico non è... vendere più biglietti dei posti realmente presenti sull'aereo solo in base a considerazioni statistiche... va tutto bene... quasi sempre... ecco.. noi eravamo appena fuori quel "quasi"
cmq alla fine il posto si trova e il tipino aggiunge, "ok parti, ma sai che c'è la possibilità che i bagagli arrivino domani, a volte non prendono i bagagli delle persone overbooking", allora io rispondo, "nella ridente cittadina di Caracas, sai quante possibilità ho di vedermi arrivare il bagaglio il giorno dopo il mio arrivo?"... e allora lui se ne esce con la solita frase tenera/triste/patetica/irritante... "eh lo so, ma io non c'entro niente, sai, io gli sparerei a quelli che causano queste situazioni, che poi ci vado io di mezzo"
e va bene... allora stai meglio tu!
cmq partiamo, io e i miei bagagli, arrivati in orario e tutti interi (tutti e tre noi) dopo aver dormito troppo, anche succosamente sull'aereo, tra un film e uno snack. (parentesi filmica, sono riuscito a vedere "Ricatto d'amore" con Sandra Bullock e "Generazione mille euro" di un certo Venier, davvero davvero carini tutti e due, il primo più del secondo, classica commediola italiana, cmq piacevole)
Arrivo a Caracas e chi incontro? per la seconda volta (delle due) un terremoto accompagna la mia venuta. Questa volta un 7mo grado piuttosto violento ma non assassino (solo 14 feriti). Intanto smi sono fatto 9 piani a piedi con una valigia e ho trovato le abat jour cappottate e un quadretto nella stanza barcollante...
Fortunatamente per ora niente strascichi.
Oggi ho ricominciato il lavoro dopo una domenica passata all'insegna della full immersion nella quinta serie di Lost... ho visto 9 puntate... Al ritorno dal lavoro oggi ho incontrato la pioggia... ma non la pioggia normale... la PPIIOOGGGGIIAA.... sinceramente non ho mai, ma proprio mai visto in vita mia tanta acqua cadere dal cielo... stavamo tutti in fila a 30km all'ora, vicini vicini per vedere le luci della macchina di fronte per avere una guida (non avrei mai voluto essere il primo della fila questa volta) e nessuno che superava, mai accaduto prima...
Fichissimo vedere che in autostrada per una ventina di km, senza interruzione, le macchine camminavano in una decina di centimetri d'acqua... cmq arrivato a casa ho sfoderato il parmiggiano e il barattoletto di pesto... quattro caserecce e ora sono pronto per la nanna... altro che pronto... già sogno...
buon risveglio a voi dall'altra parte del globo
giovedì 13 agosto 2009
News
Un po`di Notizie da qui (di carattere diverso...)
Faatemi sapere...
CIao!
Colombia and its neighbours
Bazookas and bases
Aug 6th 2009 | BOGOTÁ AND CARACAS
http://www.economist.com/world/americas/displaystory.cfm?story_id=14179195
Venezuela's media crackdown
Switched off
Aug 6th 2009 | CARACAShttp://www.economist.com/world/americas/displaystory.cfm?story_id=14179203
Corriere della Sera:
Chavez: «Basta golf, è da borghesi»
http://www.corriere.it/esteri/09_agosto_13/chavez_chiude_campi_da_golf_6c3a804a-87f4-11de-94f5-00144f02aabc.shtmlFaatemi sapere...
CIao!
Choroni
Ê passsato quasi un mese dall'utlima volta che mi sono fatto vivo sul blog... semplice calo dell'entusiasmo, mancanza di un pubblico presente, Chiara è arrivata come tutti gli uragani portano scompiglio e nuovi interessi, oppure sempre lei mi ha vietato di esprimermi liberamente sul web, oppure ho scritto tutti i giorni fino ad ora,solo che il governo mi ha censurato...
Forse tutto questo messo insieme, l'importante è che sono di nuovo qui. Con, come sempre, miliardi di cose da raccontare e non un briciolo di speranza nel riuscire a raccontarle tutte...
Il periodo di rodimento è piuttosto passato. Una settimana prima che arrivasse Chiara ho preso l'iniziativa e ho coinvolto gli altri 3 italiani operai sfamigliati ad andare tutti a mare. L'impresa è riuscita a metà... nel senso che siamo riusciti ad andare a mare, ma 2 su 4 (le venezuelane fanno un brutto effetto, e la distanza da casa lo amplifica). Considerate che per andare a mare mi sono svegliato alle 4 di mattina, alle 5.45 ho preso Nabil (ultimo arrivato nella truppa italiana, nato a Casablanca e con moglie e figlia che lo aspettano a Cesena) a Charallave e ci siamo diretti verso Choroni. Alle 9 eravamo in spiaggia. E nelle 3 ore di viaggio lo spettacolo. Praticamente la strada fino a Maracay è una autopista tranquilla che in un'ora ti permette di mangiare 120 km in una oretta. Poi cominci a scalare la montagna che separa Maracay dalla costa. E qui arriva il bello, perchè ti ritrovi su una strada che passa attraverso una vegetazione fittissima, canne di bambù che fanno della strada una cattedrale, felci che se ne approfittano dell'umidità per crescere in ogni dove, un colore verde troppo intenso... Più di una volta con Nabil abbiamo osservato che se anche non fossimo arrivati al mare, la strada valeva da sola il viaggio fino a lì...
La parte più divertente è stata il percorrere la strada che, nonstante sia percorsa ogni giorno da decine di autobus di vacanzieri per un giorno, in diversi punti ti fa camminare raso raso alla roccia per evitare di osservare da vicino i torrenti che scorrono giù a valle. La prima volta non mi è sembrata più di tanto pericolosa (questo fine settimana ci torniamo...e vi dirò)... sì devi suonare il clacson prima di girare sui tornanti, ogni tanto sei bloccato dai bus che fanno manovra per fare le curve troppo strette per loro... ma non mi sembrava più pericolosa delle strade normali che abbiamo sulle Alpi...
Lungo la strada si attraversano due fiumiciattoli che la strada ha aggredito nel letto, e dove c'è acqua ci sono i bambini che giocano in mutande schizzandosi mentre i genitori riposano in macchina qualche metro più in là...
Alla fine si arriva in un pueblo che nulla ha da invidiare alle ricostruzioni hollywoodiane dei paesini messicani tutti colorati... e inizia la bolgia...
I pescatori che ti avvicinano offrendoti dei passaggi in lancia fino alle spiaggette inaccessibili in macchina... e in quattro e quattro otto, ci siamo fatti `pescare da un omuncolo che ci offriva un passaggio per Chuao... una spiaggia a 15 minuti di barca da Puerto Colombia (il pueblo di prima) piena di tende di campeggiatori, piccole baracche tutte organizzate per offrire comida a modico prezzo... un pescetto sulla piastra con contorno e insalata per 40 Bol... abbastanza buono e, cosa più importante, siamo ancora vivi...
Ma la nostra salvezza è stata la cool box, indispensabile attrezzo per sopravvivere alla calura spiaggesca... come si può fare senza una ingombrante scatolona pesante piena di ghiaccio e (nel nostro caso di Zup e succhetti, ma nella maggior parte dei casi) di Whiskey e Vodka che per trasportarla ti uccidi i calcagni perchè sbatte in continuazione sulle gambe?
A parte gli scherzi...è molto comoda, ma alla fine è solo una delle tante cosette che qui si copiano dagli americani, se ne diventa dipendenti e, infine, fanatici... Come le banche con 7 bancomat per il prelievo, come i poliziotti in bicicletta, i fuoristrada enormi con i vetri oscurati e il cambio automatico, le bevande extrazuccherate da bere rigorosamente con il ghiaccio...
Ci hanno detto diverse volte che il modo per far finire una festa che si protrae a lungo nella notte senza fa arrabbiare le persone che vi partecipano è dire semplicemente che "il ghiaccio è finito"... nessuno qui berrebbe mai una birra o un trajo senza ghiaccio...
Per ora vi lascio, mi vado a fare una CocaCola on the rocks...
Ciao belli!!!
Forse tutto questo messo insieme, l'importante è che sono di nuovo qui. Con, come sempre, miliardi di cose da raccontare e non un briciolo di speranza nel riuscire a raccontarle tutte...
Il periodo di rodimento è piuttosto passato. Una settimana prima che arrivasse Chiara ho preso l'iniziativa e ho coinvolto gli altri 3 italiani operai sfamigliati ad andare tutti a mare. L'impresa è riuscita a metà... nel senso che siamo riusciti ad andare a mare, ma 2 su 4 (le venezuelane fanno un brutto effetto, e la distanza da casa lo amplifica). Considerate che per andare a mare mi sono svegliato alle 4 di mattina, alle 5.45 ho preso Nabil (ultimo arrivato nella truppa italiana, nato a Casablanca e con moglie e figlia che lo aspettano a Cesena) a Charallave e ci siamo diretti verso Choroni. Alle 9 eravamo in spiaggia. E nelle 3 ore di viaggio lo spettacolo. Praticamente la strada fino a Maracay è una autopista tranquilla che in un'ora ti permette di mangiare 120 km in una oretta. Poi cominci a scalare la montagna che separa Maracay dalla costa. E qui arriva il bello, perchè ti ritrovi su una strada che passa attraverso una vegetazione fittissima, canne di bambù che fanno della strada una cattedrale, felci che se ne approfittano dell'umidità per crescere in ogni dove, un colore verde troppo intenso... Più di una volta con Nabil abbiamo osservato che se anche non fossimo arrivati al mare, la strada valeva da sola il viaggio fino a lì...
La parte più divertente è stata il percorrere la strada che, nonstante sia percorsa ogni giorno da decine di autobus di vacanzieri per un giorno, in diversi punti ti fa camminare raso raso alla roccia per evitare di osservare da vicino i torrenti che scorrono giù a valle. La prima volta non mi è sembrata più di tanto pericolosa (questo fine settimana ci torniamo...e vi dirò)... sì devi suonare il clacson prima di girare sui tornanti, ogni tanto sei bloccato dai bus che fanno manovra per fare le curve troppo strette per loro... ma non mi sembrava più pericolosa delle strade normali che abbiamo sulle Alpi...
Lungo la strada si attraversano due fiumiciattoli che la strada ha aggredito nel letto, e dove c'è acqua ci sono i bambini che giocano in mutande schizzandosi mentre i genitori riposano in macchina qualche metro più in là...
Alla fine si arriva in un pueblo che nulla ha da invidiare alle ricostruzioni hollywoodiane dei paesini messicani tutti colorati... e inizia la bolgia...
I pescatori che ti avvicinano offrendoti dei passaggi in lancia fino alle spiaggette inaccessibili in macchina... e in quattro e quattro otto, ci siamo fatti `pescare da un omuncolo che ci offriva un passaggio per Chuao... una spiaggia a 15 minuti di barca da Puerto Colombia (il pueblo di prima) piena di tende di campeggiatori, piccole baracche tutte organizzate per offrire comida a modico prezzo... un pescetto sulla piastra con contorno e insalata per 40 Bol... abbastanza buono e, cosa più importante, siamo ancora vivi...
Ma la nostra salvezza è stata la cool box, indispensabile attrezzo per sopravvivere alla calura spiaggesca... come si può fare senza una ingombrante scatolona pesante piena di ghiaccio e (nel nostro caso di Zup e succhetti, ma nella maggior parte dei casi) di Whiskey e Vodka che per trasportarla ti uccidi i calcagni perchè sbatte in continuazione sulle gambe?
A parte gli scherzi...è molto comoda, ma alla fine è solo una delle tante cosette che qui si copiano dagli americani, se ne diventa dipendenti e, infine, fanatici... Come le banche con 7 bancomat per il prelievo, come i poliziotti in bicicletta, i fuoristrada enormi con i vetri oscurati e il cambio automatico, le bevande extrazuccherate da bere rigorosamente con il ghiaccio...
Ci hanno detto diverse volte che il modo per far finire una festa che si protrae a lungo nella notte senza fa arrabbiare le persone che vi partecipano è dire semplicemente che "il ghiaccio è finito"... nessuno qui berrebbe mai una birra o un trajo senza ghiaccio...
Per ora vi lascio, mi vado a fare una CocaCola on the rocks...
Ciao belli!!!
mercoledì 15 luglio 2009
Grande festa stasera...
devo ringraziare l'olio della frizione della macchina che, finendo chissà dove attraverso quale buco, ha bloccato la frizione lasciandomi per strada abbastanza vicino all'officina da essere lesto ricuperato dal buon Antonio... ho perso la lezione di spagnolo ma sono stato riaccompagnato a casa alle 7.20 precise precise... e lì mi si aperto un mondo... posso fare un sacco di cose stasera!!!! Ho cominciato chiamando casa prima delle solite 3 del mattino (così oggi festeggia anche mamma andando a dormire prima...) poi conto un po' quanti soldi mi rimangono, cerco di caricare un po' di foto sul web, e cerco quanto ci costerà (se mi lasciano un sabato libero) arrivare un fine settimana alle Los Roques...
Intanto ho scoperto che nel mese di agosto dovrò sostituire non solo il palnt manager siòre essiòri, bensì anche il resp di produzione (ovviamente si parla solo di firme e approvazioni nel secondo caso... ma non si è parlato di aumento... dannazione!!!)
Poi mi mancano 16 pagine de "Il destino del cacciatore" di Wilbur Smith... mi sono bevuto 500 pagine in una settimana... a dir la verità non ho mai scommesso un bolivar su Wil, ma dato che era un libro prestato mi pareva brutto leggere la trama sulla retrocopertina e fare finta di averlo letto... ovviamente non farà m,ai parte della letteratura impegnata... ma devo dire che Wil è un gran paraculo perchè costruisce il lòibro come se fosse un film, veloce nella narrazione, un po' scontato, molto avvincente e soprattutto carente di tutte le caratterizzazioni dei personaggi e delle situazioni... un po' piatto... è durato poco, mi ha divertito... va bene così...
Ora vi lascio che mi metto a raccogliere le foto... domani si va in cantiere e ne dovrò fare altre per lavoro... non so se l'ho già detto... ma una delle principali attività di questo primo periodo è stata quella di creare un archivio fotografico di tutte le attrezzature Trevi presenti qui in Venezuela...un migliaio di pezzi in tutto... ovviamente sparsi in tutti i cantieri... e domani mi tocca Guarena/Guatire...
Ciao a tutti! e buon risveglio
Intanto ho scoperto che nel mese di agosto dovrò sostituire non solo il palnt manager siòre essiòri, bensì anche il resp di produzione (ovviamente si parla solo di firme e approvazioni nel secondo caso... ma non si è parlato di aumento... dannazione!!!)
Poi mi mancano 16 pagine de "Il destino del cacciatore" di Wilbur Smith... mi sono bevuto 500 pagine in una settimana... a dir la verità non ho mai scommesso un bolivar su Wil, ma dato che era un libro prestato mi pareva brutto leggere la trama sulla retrocopertina e fare finta di averlo letto... ovviamente non farà m,ai parte della letteratura impegnata... ma devo dire che Wil è un gran paraculo perchè costruisce il lòibro come se fosse un film, veloce nella narrazione, un po' scontato, molto avvincente e soprattutto carente di tutte le caratterizzazioni dei personaggi e delle situazioni... un po' piatto... è durato poco, mi ha divertito... va bene così...
Ora vi lascio che mi metto a raccogliere le foto... domani si va in cantiere e ne dovrò fare altre per lavoro... non so se l'ho già detto... ma una delle principali attività di questo primo periodo è stata quella di creare un archivio fotografico di tutte le attrezzature Trevi presenti qui in Venezuela...un migliaio di pezzi in tutto... ovviamente sparsi in tutti i cantieri... e domani mi tocca Guarena/Guatire...
Ciao a tutti! e buon risveglio
domenica 12 luglio 2009
aRieCChiMe
Prima buona notizia... sono vivo e vegeto...
Seconda buona notizia... vegeto di meno...
Allora la settimana lavorativa è andata piuttosto bene. Sabato c'è stato il primo incontro con 22 tra capi cantiere e responsabili della sicurezza della trevi nella nostra officina. Finalmente il corso di "sicurezza elettrica di cantiere" ha visto la luce ("corso", nonostante siano solo 5 lettere, è una parola grossa... diciamo che visto il llivello locale della conoscenza tecnica è stata una infarinatura di concetti di elettrotecnica... ma cmq un bel lavoro). Insomma ho sperimentato il mio spagnolo come presentatore di una parte del corso. Mi è sembrato di tornare all'università... la sera prima me lo sono ripetuto, la mattina non ero agitato ma avevo un mezzo sfrigolio delle budella... interessante come sensazione.
Poi c'è stato il concerto di Dave a Lucca... e dai racconti di Fabio Valeria Chiara e Federica (Massimo lo aspetto ancora per un po' dopo di chè lo chiamo e lo tengo al telefono mezz'ora) è come esserci stato... sono riuscito a sentirne un pezzo e mi è ritornata la voglia di suonare... e chissà che non faccia una nuova mattata comprandomi una chitarrina da queste parti da strimpellare ben bene...
Poi venti giorni e arriva Chiara, e ho già cominciato a fantsticare su dove potremmo andarcene da qualche parte al mare...
E poi stamattina ho preso coraggio e mi sono andato a fare una camminata sull'Avila, il monte che ogni mattina mi dà il buongiorno, ancora scuro e sonnacchioso. Con calma, verso le 10, sono arrivato in macchina al punto dove, credetemi, centinaia di persone cominciano la "passeggiata". Mi aspettavo molta meno gente, ma non mi ha infastidito più di tanto... il percorso fino a Sabas Nieves è di 2km e mezzo, dai 960m della partenza, ai 1380 del punto di ristoro (un'apertura in un muro attraverso la quale si vendono ghiaccioli al limone o al tamarindo fatti nei bicchierini di plastica del caffè)... Mi sono ristorato un mondo... ho fatto una fatica incredibile nei miei abiti sportivi (jeans e polo con scarpe da passeggio) e qualche volta ho pensato di cedere prima dell'arrivo (però ripartivo sempre mentre il settore "volontà" era distratto... l'ho fregato un sacco di volte... anche se se ne accorgeva subito e chiamava gli amici, settore "bestemmia dell'alluce invescicato", "polpaccio assassino", "quadricipite cramponato" e "erano belli i tempi in cui c'avevi fiato" e tutti insieme mi costringevano a fermarmi...)
Ma alla fine ce l'ho fatta... il panorama è bellissimo da su, la giornata non è stata delle migliori (per quanto riguarda la vista, mucho calor!) ma il cielo e la temperatura erano eccezionali.
Insomma la scoglionaggine della settimana scorsa sembra sedata per un po'... la sento sempre dietro l'angolo, ma penso di poterla tenere a bada...
Solo se vi va...vi faccio sapere che ricevo i messaggi sul cellulare italiano (c'è Valeria che me l'ha chiesto) e da bravo idiota ho scoperto dopo un mese e mezzo (e 75 euri di cellulare spesi con Chiara) che posso mandare messaggi anche dal cellulare venezolano...
Sto scaricando le foto... presto le carico...quindi stay tuned!
Ciao belli!
e buon inizio settimana!
FIuuuuuuuuuuuuuuuu
Seconda buona notizia... vegeto di meno...
Allora la settimana lavorativa è andata piuttosto bene. Sabato c'è stato il primo incontro con 22 tra capi cantiere e responsabili della sicurezza della trevi nella nostra officina. Finalmente il corso di "sicurezza elettrica di cantiere" ha visto la luce ("corso", nonostante siano solo 5 lettere, è una parola grossa... diciamo che visto il llivello locale della conoscenza tecnica è stata una infarinatura di concetti di elettrotecnica... ma cmq un bel lavoro). Insomma ho sperimentato il mio spagnolo come presentatore di una parte del corso. Mi è sembrato di tornare all'università... la sera prima me lo sono ripetuto, la mattina non ero agitato ma avevo un mezzo sfrigolio delle budella... interessante come sensazione.
Poi c'è stato il concerto di Dave a Lucca... e dai racconti di Fabio Valeria Chiara e Federica (Massimo lo aspetto ancora per un po' dopo di chè lo chiamo e lo tengo al telefono mezz'ora) è come esserci stato... sono riuscito a sentirne un pezzo e mi è ritornata la voglia di suonare... e chissà che non faccia una nuova mattata comprandomi una chitarrina da queste parti da strimpellare ben bene...
Poi venti giorni e arriva Chiara, e ho già cominciato a fantsticare su dove potremmo andarcene da qualche parte al mare...
E poi stamattina ho preso coraggio e mi sono andato a fare una camminata sull'Avila, il monte che ogni mattina mi dà il buongiorno, ancora scuro e sonnacchioso. Con calma, verso le 10, sono arrivato in macchina al punto dove, credetemi, centinaia di persone cominciano la "passeggiata". Mi aspettavo molta meno gente, ma non mi ha infastidito più di tanto... il percorso fino a Sabas Nieves è di 2km e mezzo, dai 960m della partenza, ai 1380 del punto di ristoro (un'apertura in un muro attraverso la quale si vendono ghiaccioli al limone o al tamarindo fatti nei bicchierini di plastica del caffè)... Mi sono ristorato un mondo... ho fatto una fatica incredibile nei miei abiti sportivi (jeans e polo con scarpe da passeggio) e qualche volta ho pensato di cedere prima dell'arrivo (però ripartivo sempre mentre il settore "volontà" era distratto... l'ho fregato un sacco di volte... anche se se ne accorgeva subito e chiamava gli amici, settore "bestemmia dell'alluce invescicato", "polpaccio assassino", "quadricipite cramponato" e "erano belli i tempi in cui c'avevi fiato" e tutti insieme mi costringevano a fermarmi...)
Ma alla fine ce l'ho fatta... il panorama è bellissimo da su, la giornata non è stata delle migliori (per quanto riguarda la vista, mucho calor!) ma il cielo e la temperatura erano eccezionali.
Insomma la scoglionaggine della settimana scorsa sembra sedata per un po'... la sento sempre dietro l'angolo, ma penso di poterla tenere a bada...
Solo se vi va...vi faccio sapere che ricevo i messaggi sul cellulare italiano (c'è Valeria che me l'ha chiesto) e da bravo idiota ho scoperto dopo un mese e mezzo (e 75 euri di cellulare spesi con Chiara) che posso mandare messaggi anche dal cellulare venezolano...
Sto scaricando le foto... presto le carico...quindi stay tuned!
Ciao belli!
e buon inizio settimana!
FIuuuuuuuuuuuuuuuu
domenica 5 luglio 2009
Scende la pioggia ma che fa...
Tutto fuoriè grigio chiaro, le nuvole basse avvolgono tutto. Il rumore della pioggia è fortissimo e riesce persino a coprire le auto che anche di domenica occupano le strade. Questo rimore forte mi ricarica tantissimo. Mi rilassa e aquieta questa smania che ho dentro. Mi irrita troppo il pensare di essere frenato nell'uscire, nel conoscere, dalla paura e dall'ansia. Non mi piace dover rimanere a casa per la paura di incontrare un malintezionato. Sono a casa e va bene, mi riposo, leggo, mi trovo da fare. Ma lo faccio soprattutto perchè quello che è lì fuori mi mette a disagio. Probabilmente il più è suggestione... Intanto la pioggia continua a scendere a pulire ad ammorbidire la terra... L'Avila, il monte dietro casa, diventa sempre più verde, più carico di colore. E a me sembra una magia vedere questi cambiamenti di colore così repentini ed evidenti.
Prima mentre leggevo ho sentito urletti giocosi di bambini. Ho appoggiato il libro e mi sono affacciato alla finestra. Seguivo il rumore per cercarne la sorgente e ho trovato due splendidi pappagalli verdi e arancioni che bighellonavano di fronte al mio palazzo... bellissimi e rumorosissimi...mi fa strano vederli così in mezzo ai palazzi. Poi è arrivata la pioggia e anche loro avranno avuto bisogno di riparo.
Venerdì, dopo una nottata di pioggia, sono andato a lavoro e sono passato al solito di fronte alla discarica di Caracas. Questo posto incredibilmente grande è popolato da tantissime persone che vanno, penso, a recuperare il recuperabile o a cercare qualcosa da mangiare, da macchine enormi, che bagnano la terra per limitare la polvere e spostano da una parte all'altra cumuli di immondizia, e infine dagli avvoltoi. Questi penso che facciano uno dei lavori più utili, il business del futuro... il riciclaggio (vabbè sì lo fanno a modo loro... mangiano e poi scacazzano ovunque creando altra schifezza... ma almeno si impegnano...) Insomma la ragione per cui vi parlo della discarica è che venerdì mattina erano tutti in fila per terra o appollaiati sui pali della luce tutti con le ali spiegate verso la stessa direzione, come in adorazione... Il mio cervello di mattina non funziona al massimo, quindi solo a metà della strada (lunga, molto lunga) che costeggia la discarica sono arrivato a capire che si stavano asciugando le ali... E' una cosa scema ma mi ha lasciato colpito un sacco, forse perchè non ho mai pensato che gli uccelli si asciugassero dall'acqua della pioggia, o forse perchè erano stranissimi tutti in una posizione stranissima...
Vi lascio che inizio a gonfiare il canotto per andare a messa...
Buon inizio settimana!
Prima mentre leggevo ho sentito urletti giocosi di bambini. Ho appoggiato il libro e mi sono affacciato alla finestra. Seguivo il rumore per cercarne la sorgente e ho trovato due splendidi pappagalli verdi e arancioni che bighellonavano di fronte al mio palazzo... bellissimi e rumorosissimi...mi fa strano vederli così in mezzo ai palazzi. Poi è arrivata la pioggia e anche loro avranno avuto bisogno di riparo.
Venerdì, dopo una nottata di pioggia, sono andato a lavoro e sono passato al solito di fronte alla discarica di Caracas. Questo posto incredibilmente grande è popolato da tantissime persone che vanno, penso, a recuperare il recuperabile o a cercare qualcosa da mangiare, da macchine enormi, che bagnano la terra per limitare la polvere e spostano da una parte all'altra cumuli di immondizia, e infine dagli avvoltoi. Questi penso che facciano uno dei lavori più utili, il business del futuro... il riciclaggio (vabbè sì lo fanno a modo loro... mangiano e poi scacazzano ovunque creando altra schifezza... ma almeno si impegnano...) Insomma la ragione per cui vi parlo della discarica è che venerdì mattina erano tutti in fila per terra o appollaiati sui pali della luce tutti con le ali spiegate verso la stessa direzione, come in adorazione... Il mio cervello di mattina non funziona al massimo, quindi solo a metà della strada (lunga, molto lunga) che costeggia la discarica sono arrivato a capire che si stavano asciugando le ali... E' una cosa scema ma mi ha lasciato colpito un sacco, forse perchè non ho mai pensato che gli uccelli si asciugassero dall'acqua della pioggia, o forse perchè erano stranissimi tutti in una posizione stranissima...
Vi lascio che inizio a gonfiare il canotto per andare a messa...
Buon inizio settimana!
venerdì 3 luglio 2009
Aguzzate la vista
domenica 28 giugno 2009
Sto alla frutta?
..probabilmente sì... sono in macchina..ovviamente la radiao non funziona bene... osservo fuori e come capita a parecchie persone, parlo da solo... il problema è che poi mi rispondo ad alta voce alle domande che mi pongo... se conoscete un buon medico chiedetegli un consulto a distanza...!!!
il lavoro procede abbastanza bene... i miei pantaloni un po' meno... il peso raggiunto prima della partenza aveva reso le mie cosce delle ammazza cavallo... e i miei jeans sono stati tanto subdoli da non rompersi mentre ero a Roma... piuttosto hanno deciso di cedere tutti qui... complice il caldo e le scarpinate in officina, sono munito di prese d'aria in ogni pantalone... d'oh!
ho deciso di proporre una nuova legge scientifica che propone il rapporto inversamente proporzionale tra l'intensità con cui si provano certe emozioni tra due persone e la distanza che le separa... solo con questo nuovo teorema si spiegherebbe l'amplificazione con cui provo certe cose... devo solo mettere a punto un paio di formule...
l'inizio di luglio incombe, è periodo d'esami, chi all'università chi ancora di maturità, periodo di scelta di destinazioni vacanzifere, chi invece mette a punto gli ultimi dettagli delle grandi occasioni, chi va a lavoro come tutti i giorni ma con un po' più di caldo e un po' meno gente per le strade, chi finisce i campionati e chi li vince, chi aspetta i rinnovi del contratto...in realtà non sono veramente a Caracas...
intanto la crisi politica dell'Honduras è esplosa, più vicina di quanto pensi, stamattina hanno arrestato il presidente in carica, e per l'ora di pranzo il presidente venezuelano minaccia l'attacco ... una nuova gatta da pelare...
intanto Allevi suona... e mi porta lontano...
il lavoro procede abbastanza bene... i miei pantaloni un po' meno... il peso raggiunto prima della partenza aveva reso le mie cosce delle ammazza cavallo... e i miei jeans sono stati tanto subdoli da non rompersi mentre ero a Roma... piuttosto hanno deciso di cedere tutti qui... complice il caldo e le scarpinate in officina, sono munito di prese d'aria in ogni pantalone... d'oh!
ho deciso di proporre una nuova legge scientifica che propone il rapporto inversamente proporzionale tra l'intensità con cui si provano certe emozioni tra due persone e la distanza che le separa... solo con questo nuovo teorema si spiegherebbe l'amplificazione con cui provo certe cose... devo solo mettere a punto un paio di formule...
l'inizio di luglio incombe, è periodo d'esami, chi all'università chi ancora di maturità, periodo di scelta di destinazioni vacanzifere, chi invece mette a punto gli ultimi dettagli delle grandi occasioni, chi va a lavoro come tutti i giorni ma con un po' più di caldo e un po' meno gente per le strade, chi finisce i campionati e chi li vince, chi aspetta i rinnovi del contratto...in realtà non sono veramente a Caracas...
intanto la crisi politica dell'Honduras è esplosa, più vicina di quanto pensi, stamattina hanno arrestato il presidente in carica, e per l'ora di pranzo il presidente venezuelano minaccia l'attacco ... una nuova gatta da pelare...
intanto Allevi suona... e mi porta lontano...
mercoledì 24 giugno 2009
La festa delle forze armate
Festa delle forze armate qui in Venezuela...
e io ne approfitto per oziare... sto per finire "la Storia" di Elsa Morante ed ho già "il destino del cacciatore" di Wilbur Smith che mi aspetta... non ho mai dato molta fiducia a Smith... ma è un libro prestato, e almeno un'idea devo farmela...
stamattina sveglia alle otto, telefonata a chiara, colazione di sfuggita e di corsa in un parchetto che mi hanno suggerito, davvero bello (la prossima volta che mi porto la macchinetta fotografica con le batterie cariche ve lo faccio vedere...) Praticamente è una vecchia fattoria qui vicino casa, riadattata dalla compagnia petrolifera nazionale in sala d'esposizione d'arte... il giardino intorno è spettacolare con alberi di mango, canne indica e spatifillum, tutto con una architettura da giardino spettacolare...
Insomma dopo 2 ore di lettura nel parco sono tornato a casa per una doccia...e tra pochissimo pranzo...
L'unica cosa un po' triste è che non so che fare... andare in giro da solo mi stressa, sono un po' incuriosito dal centro della città che non ho ancora mai visto..
ma in generale sto bene a casa a riposarmi...
poi magari vediamo se ci scappa un filmettino al cinema...bah?
Un salutone enorme, ci vediamo il fine settimana!
e io ne approfitto per oziare... sto per finire "la Storia" di Elsa Morante ed ho già "il destino del cacciatore" di Wilbur Smith che mi aspetta... non ho mai dato molta fiducia a Smith... ma è un libro prestato, e almeno un'idea devo farmela...
stamattina sveglia alle otto, telefonata a chiara, colazione di sfuggita e di corsa in un parchetto che mi hanno suggerito, davvero bello (la prossima volta che mi porto la macchinetta fotografica con le batterie cariche ve lo faccio vedere...) Praticamente è una vecchia fattoria qui vicino casa, riadattata dalla compagnia petrolifera nazionale in sala d'esposizione d'arte... il giardino intorno è spettacolare con alberi di mango, canne indica e spatifillum, tutto con una architettura da giardino spettacolare...
Insomma dopo 2 ore di lettura nel parco sono tornato a casa per una doccia...e tra pochissimo pranzo...
L'unica cosa un po' triste è che non so che fare... andare in giro da solo mi stressa, sono un po' incuriosito dal centro della città che non ho ancora mai visto..
ma in generale sto bene a casa a riposarmi...
poi magari vediamo se ci scappa un filmettino al cinema...bah?
Un salutone enorme, ci vediamo il fine settimana!
sabato 20 giugno 2009
bah...
Settimanella non troppo picevole... niente di che... sarà finito l'entusiasmo? (non penso...) sarò un po' stanco? (può essere...) nessuno è perfetto e c'è da scontrarsi con le
incoerenze
incompresioni
incapacità
incazzature
(sono stato bravo... componimento poetico listato con rara rima iniziale AAAA)
insomma, è stata una settima in cui sono stato un po' più polemico del solito... un paio di scazzi, un paio di licenziamenti (no, non io... continuano a sbagliare tenendomi qui a far danni)... comunque cose positive sempre... non sono più il più piccolo della brigata (in senso lato), è arrivato un nuovo meccanico italiano che lavora da 8 mesi a cesena ha 30 anni quasie comincia a fare l'operaio qui in venezuela... sembra simpatico e cmq poi si vedrà...
comincio ad avere grossi problemi a svegliarmi la mattina... oggi le DUE sveglie hanno fallito il loro compito... alle 5.55 ho aperto gli occhi e mi sono catafottuto in macchina per arrivare a lavoro con "solo" 7 minuti di ritardo... alla fine non mi posso lamentare...
Lo scorso sabato cena in un locale moooolto carnaiolo... fichissimo, uno spazio enorme pieno, e ripeto, pieno di bottiglie di vino... un grande bancone bar quadrato dove entrerebbero una quarantina di persone domina l'ingresso... e le quaranta persone gli fanno da contorno... Ancora non mi capacito come facciano ad essere tra i primi consumatori di super alcolici nel mondo (non conosco le statistiche ufficiali...). Praticamente se entri in un bar hai la pòssibilità di non compratre un bicchiere di whiskey o di vodka, bensì tutta la bottiglia che verrà messa da parte con il tuo nome sopra e riapera al tuo ritorno nel locale. Per i puristi di whiskey qui sono degli assassini... prendono anche bottiglie di 20/30 anni e poi bevono il whiskey annacquato (strana questa parola... penso di non averla mai scritta prima... annacquato (e questa è la seconda)). Insomma al ristorante ordini la carne, un filetto di manzo, loro prendono un pezzo con di quale si possono prendere una decina di fette, te lo fanno vedere prima e poi cominciano a cucinarlo su una delle piastre con la brace sotto. E il bello è che portano una fetta per volta quindi hai sempre la carne calda... sembra una stupidaggine... ma quante volte prendi una grigliata e arrivi all'ultimo pezzo che è diventato una suola di scarpe? Sto cominciando a diventare troppo esigente... eh eh eh
Domenica mattina sono andato a fare una passeggiata nel parco che ho vicino casa, dove è anche una specie di giardino zoologico, che come tutti i giardini zoologici è un po' triste... ma non posso nascondere il fatto che vedere tucani, pappagalli, un'anaconda alle prese con un uccello piuttosto arrabbiato e un giaguaro fa cmq il suo effetto...
Poi per chi vuole qui sotto c'è un articolo piuttosto interessantedal Corriere o la Repubblica del 16 giugno... fatemi sapere che ne pensate...
Buon fine settimana a tutti!
La «cattiva madre» che divide l'America
Ayelet Waldman, autrice del bestseller «Bad Mother»:«I figli lasciati ai margini sono più felici e indipendenti»Dal nostro corrispondente Alessandra Farkas
Ayelet Waldman e Michael ChabonNEW YORK - «Se la buona madre è colei che ama i propri figli più di qualsiasi altra cosa al mondo, allora io non sono una brava madre. Amo mio marito più dei miei figli, per me accessori». È bastata questa frase, scritta nel 2005 in un editoriale sul New York Times, per trasformare Ayelet Waldman nella mamma più odiata d’America. Ma invece di farsi intimidire dagli insulti delle croniste tv e dalle minacce via web, la 44enne autrice, avvocato e moglie del celebre - e bellissimo - romanziere Michael Chabon è tornata al lavoro per approfondire le sue tesi, eretiche nell’America post-femminista. Il risultato è «Bad Mother», il bestseller che ha spaccato in due il Paese. Mentre l'Huffington Post lo definisce «un must per ogni madre del pianeta», per Elle è «terrorismo letterario».FIGLI PIÙ FELICI - «Penso che le mamme debbano dire la verità, specialmente quando fa male - racconta l'autrice a Corriere.it -. Il mondo cerca costantemente di farci sentire cattive madri. Purtroppo riuscendoci: la maggior parte di noi vive con questo senso nascosto e perenne di colpa e inadeguatezza». Scrittrici come Peggy Orenstein e Meg Wolitzer hanno osannato il capitolo in cui la Waldman afferma che i figli allevati sapendo di essere marginali sono «più felici, indipendenti, sani e longevi dei cocchi di mamma, iper-protetti e viziati». «I miei quattro figli non ce l’hanno con me per ciò che affermo - dice - perché sono incredibilmente sicuri. I genitori dei loro amici stanno tutti divorziando mentre loro sanno che papà e mamma staranno insieme per sempre e ciò li rende sereni e felici». In materia d’educazione sessuale, la sua strategia è semplice: «Ho messo una trousse colma di profilatici multicolori nella loro stanza da bagno, per abituarli all’idea, quando sarà ora».FEMMINISMO - La parte del libro che ha indignato di più le lettrici del sito MyBaby.com è quella in cui afferma «potrei sopravvivere la perdita di un figlio, non quella di mio marito». Eppure la critica del New York Times Susan Dominus si è commossa per il capitolo dove la Waldman rievoca il giorno di Yom Kippur quando, di fronte all’intera sinagoga, lesse una lettera di espiazione dedicata al figlio, abortito dopo aver scoperto che era portatore di difetti genetici. «Gli implorai perdono - racconta - per essere una madre tanto inadeguata da non poter accettare un bambino imperfetto». Migliaia di donne e femministe reduci da un'esperienza analoga le hanno scritto commosse per ringraziarla. «Però molte femministe mi rimproverano di aver usato la parola bambino, invece di feto» puntualizza lei. E proprio il femminismo, secondo l’autrice, ha reso il mestiere di madre infinitamente più difficile. «Il nostro multi-tasking ha raggiunto livelli parossistici. Dobbiamo essere perfette in tutto, mentre per essere definiti modello, ai padri basta presentarsi alla partita o al compleanno del figlio». Le promesse tradite di una società più equanime avrebbero generato nelle donne un risentimento che cova sotto la cenere. Con conseguenze disastrose anche sulla vita sessuale della coppia.SESSO E COPPIA - «L’uomo usa il sesso per rilassarsi dopo una giornata di stress e duro lavoro. Per noi donne è vero il contrario. Se poi dopo 8 ore in ufficio dobbiamo anche sobbarcarci i lavori domestici, è la fine dell’eros». Conclusione: «La vita sessuale di una donna è relazionata all’aiuto del marito in casa. Non c’è nulla di più sexy per una moglie con prole di un uomo che passa l’aspirapolvere». Anche se in libreria «Bad Mother» va a ruba, la Waldman è una delle rare scrittrici ad essere stata insultata durante il popolare show femminile The View e fischiata all’Oprah Winfrey Show. Come verranno recepite le sue teorie nella Vecchia Europa? «Gli inglesi applaudiranno senza riserve e i francesi soffieranno anelli di fumo in aria, scuotendo le loro galliche spalle e chiedendosi perché noi americani ci torturiamo così inutilmente. In Italia non riesco ad immaginare una madre che ami qualcuno, Dio compreso, più del figlio». Dopo aver trascorso le due ultime estati in Toscana, l’autrice descrive l’Italia come «un Paese ormai senza più bambini, che stravede quando ne incontra uno». «Camminare in una via italiana con un bimbo in braccio è come trasportare un’enorme torta nuziale. Tutti vogliono assaggiarla».
16 giugno 2009
incoerenze
incompresioni
incapacità
incazzature
(sono stato bravo... componimento poetico listato con rara rima iniziale AAAA)
insomma, è stata una settima in cui sono stato un po' più polemico del solito... un paio di scazzi, un paio di licenziamenti (no, non io... continuano a sbagliare tenendomi qui a far danni)... comunque cose positive sempre... non sono più il più piccolo della brigata (in senso lato), è arrivato un nuovo meccanico italiano che lavora da 8 mesi a cesena ha 30 anni quasie comincia a fare l'operaio qui in venezuela... sembra simpatico e cmq poi si vedrà...
comincio ad avere grossi problemi a svegliarmi la mattina... oggi le DUE sveglie hanno fallito il loro compito... alle 5.55 ho aperto gli occhi e mi sono catafottuto in macchina per arrivare a lavoro con "solo" 7 minuti di ritardo... alla fine non mi posso lamentare...
Lo scorso sabato cena in un locale moooolto carnaiolo... fichissimo, uno spazio enorme pieno, e ripeto, pieno di bottiglie di vino... un grande bancone bar quadrato dove entrerebbero una quarantina di persone domina l'ingresso... e le quaranta persone gli fanno da contorno... Ancora non mi capacito come facciano ad essere tra i primi consumatori di super alcolici nel mondo (non conosco le statistiche ufficiali...). Praticamente se entri in un bar hai la pòssibilità di non compratre un bicchiere di whiskey o di vodka, bensì tutta la bottiglia che verrà messa da parte con il tuo nome sopra e riapera al tuo ritorno nel locale. Per i puristi di whiskey qui sono degli assassini... prendono anche bottiglie di 20/30 anni e poi bevono il whiskey annacquato (strana questa parola... penso di non averla mai scritta prima... annacquato (e questa è la seconda)). Insomma al ristorante ordini la carne, un filetto di manzo, loro prendono un pezzo con di quale si possono prendere una decina di fette, te lo fanno vedere prima e poi cominciano a cucinarlo su una delle piastre con la brace sotto. E il bello è che portano una fetta per volta quindi hai sempre la carne calda... sembra una stupidaggine... ma quante volte prendi una grigliata e arrivi all'ultimo pezzo che è diventato una suola di scarpe? Sto cominciando a diventare troppo esigente... eh eh eh
Domenica mattina sono andato a fare una passeggiata nel parco che ho vicino casa, dove è anche una specie di giardino zoologico, che come tutti i giardini zoologici è un po' triste... ma non posso nascondere il fatto che vedere tucani, pappagalli, un'anaconda alle prese con un uccello piuttosto arrabbiato e un giaguaro fa cmq il suo effetto...
Poi per chi vuole qui sotto c'è un articolo piuttosto interessantedal Corriere o la Repubblica del 16 giugno... fatemi sapere che ne pensate...
Buon fine settimana a tutti!
La «cattiva madre» che divide l'America
Ayelet Waldman, autrice del bestseller «Bad Mother»:«I figli lasciati ai margini sono più felici e indipendenti»Dal nostro corrispondente Alessandra Farkas
Ayelet Waldman e Michael ChabonNEW YORK - «Se la buona madre è colei che ama i propri figli più di qualsiasi altra cosa al mondo, allora io non sono una brava madre. Amo mio marito più dei miei figli, per me accessori». È bastata questa frase, scritta nel 2005 in un editoriale sul New York Times, per trasformare Ayelet Waldman nella mamma più odiata d’America. Ma invece di farsi intimidire dagli insulti delle croniste tv e dalle minacce via web, la 44enne autrice, avvocato e moglie del celebre - e bellissimo - romanziere Michael Chabon è tornata al lavoro per approfondire le sue tesi, eretiche nell’America post-femminista. Il risultato è «Bad Mother», il bestseller che ha spaccato in due il Paese. Mentre l'Huffington Post lo definisce «un must per ogni madre del pianeta», per Elle è «terrorismo letterario».FIGLI PIÙ FELICI - «Penso che le mamme debbano dire la verità, specialmente quando fa male - racconta l'autrice a Corriere.it -. Il mondo cerca costantemente di farci sentire cattive madri. Purtroppo riuscendoci: la maggior parte di noi vive con questo senso nascosto e perenne di colpa e inadeguatezza». Scrittrici come Peggy Orenstein e Meg Wolitzer hanno osannato il capitolo in cui la Waldman afferma che i figli allevati sapendo di essere marginali sono «più felici, indipendenti, sani e longevi dei cocchi di mamma, iper-protetti e viziati». «I miei quattro figli non ce l’hanno con me per ciò che affermo - dice - perché sono incredibilmente sicuri. I genitori dei loro amici stanno tutti divorziando mentre loro sanno che papà e mamma staranno insieme per sempre e ciò li rende sereni e felici». In materia d’educazione sessuale, la sua strategia è semplice: «Ho messo una trousse colma di profilatici multicolori nella loro stanza da bagno, per abituarli all’idea, quando sarà ora».FEMMINISMO - La parte del libro che ha indignato di più le lettrici del sito MyBaby.com è quella in cui afferma «potrei sopravvivere la perdita di un figlio, non quella di mio marito». Eppure la critica del New York Times Susan Dominus si è commossa per il capitolo dove la Waldman rievoca il giorno di Yom Kippur quando, di fronte all’intera sinagoga, lesse una lettera di espiazione dedicata al figlio, abortito dopo aver scoperto che era portatore di difetti genetici. «Gli implorai perdono - racconta - per essere una madre tanto inadeguata da non poter accettare un bambino imperfetto». Migliaia di donne e femministe reduci da un'esperienza analoga le hanno scritto commosse per ringraziarla. «Però molte femministe mi rimproverano di aver usato la parola bambino, invece di feto» puntualizza lei. E proprio il femminismo, secondo l’autrice, ha reso il mestiere di madre infinitamente più difficile. «Il nostro multi-tasking ha raggiunto livelli parossistici. Dobbiamo essere perfette in tutto, mentre per essere definiti modello, ai padri basta presentarsi alla partita o al compleanno del figlio». Le promesse tradite di una società più equanime avrebbero generato nelle donne un risentimento che cova sotto la cenere. Con conseguenze disastrose anche sulla vita sessuale della coppia.SESSO E COPPIA - «L’uomo usa il sesso per rilassarsi dopo una giornata di stress e duro lavoro. Per noi donne è vero il contrario. Se poi dopo 8 ore in ufficio dobbiamo anche sobbarcarci i lavori domestici, è la fine dell’eros». Conclusione: «La vita sessuale di una donna è relazionata all’aiuto del marito in casa. Non c’è nulla di più sexy per una moglie con prole di un uomo che passa l’aspirapolvere». Anche se in libreria «Bad Mother» va a ruba, la Waldman è una delle rare scrittrici ad essere stata insultata durante il popolare show femminile The View e fischiata all’Oprah Winfrey Show. Come verranno recepite le sue teorie nella Vecchia Europa? «Gli inglesi applaudiranno senza riserve e i francesi soffieranno anelli di fumo in aria, scuotendo le loro galliche spalle e chiedendosi perché noi americani ci torturiamo così inutilmente. In Italia non riesco ad immaginare una madre che ami qualcuno, Dio compreso, più del figlio». Dopo aver trascorso le due ultime estati in Toscana, l’autrice descrive l’Italia come «un Paese ormai senza più bambini, che stravede quando ne incontra uno». «Camminare in una via italiana con un bimbo in braccio è come trasportare un’enorme torta nuziale. Tutti vogliono assaggiarla».
16 giugno 2009
giovedì 11 giugno 2009
allora a che ora ci vediamo?
allora... il 27 mattina sono a Roma... di Agosto... non era ovvio effettivamente...
e il 12 si riparte di nuovo... di Settembre... questo potevate aspettarvelo...
altra BELLA cosa che Chiara mi viene a trovare il 1 Agosto e torna in Italia con me... certo non si godrà il momento migliore (infatti il mio superiore dal 3 al 23 agosto sarà in ferie lasciandomi il piacere di fare da "referente" dello stabilimento durante la sua assenza) però in questo modo si tiene libera per lavorare a settembre... quindi se non le avete ancora trovato un lavoro...cogliete l'occasione! o potrebbe essere troppo tardi...
poi ringrazio i nottambuli italiani... nella persona del torinese Lollo... che pur vivendo nello stesso fuso italiano ha deciso di farmi immensa compagnia nelle serate rilassanti casarecce...
Il post informativo si interrompe aggiungendo solo che MI SI E' SFONDATO IL PC IN OFFICINA!!!! quindi niente internet giornaliero per qualche giorno... ma non vi preoccupate che vi penso sempre e forse unpo' di più...
buon venerdì a tutti!!
e il 12 si riparte di nuovo... di Settembre... questo potevate aspettarvelo...
altra BELLA cosa che Chiara mi viene a trovare il 1 Agosto e torna in Italia con me... certo non si godrà il momento migliore (infatti il mio superiore dal 3 al 23 agosto sarà in ferie lasciandomi il piacere di fare da "referente" dello stabilimento durante la sua assenza) però in questo modo si tiene libera per lavorare a settembre... quindi se non le avete ancora trovato un lavoro...cogliete l'occasione! o potrebbe essere troppo tardi...
poi ringrazio i nottambuli italiani... nella persona del torinese Lollo... che pur vivendo nello stesso fuso italiano ha deciso di farmi immensa compagnia nelle serate rilassanti casarecce...
Il post informativo si interrompe aggiungendo solo che MI SI E' SFONDATO IL PC IN OFFICINA!!!! quindi niente internet giornaliero per qualche giorno... ma non vi preoccupate che vi penso sempre e forse unpo' di più...
buon venerdì a tutti!!
martedì 9 giugno 2009
cosette
Un po' di cosette spot per questo inizio settimana... ho cominciato a ignorare la sveglia... e questo potrebbe essere un problema. Stamattina dopo aver sentito le due sveglie tintinnare allegramente ho pensato bene di ideare un sogno in cui facevo esperimenti che erano cadenzati dal suono tipico di un allarme di laboratorio Nokia... Ad ogni modo considero un grande passo per l'umanità 36 giorni di alzate in orario... dovreste esserne tutti orgogliosi...
Altra cosetta... ho aggiunto un po' di foto dello scorso finesettmana... c'è il solito splendido club paradisiaco... e un buon più discreto centro commerciale, nella cui costruzione ha lavorato la Trevi, proprio qui sotto casa mia... c'è il negozio delle Geox (1200BsF qualsiasi paio... ?!?!?!?!?!?!?) delle Merrel, della Nike/Adidas/Timberland/Swatch/Quicksilver/NortheFace ...tutta roba a portata delle tasche locali... come l'AppleStore dove un MacBookPro (non so quanto costi in Italia) te lo tirano dietro con 18000BsF... quanto una macchina...
Poi una cosa che non è bella ma che probabilmente sta nel gioco... ho visto fare fuori il primo cane dal vivo... sballottolato via da una macchina in pieno sorpasso... e non posso dare neanche colpa all'autista che viaggiava sui 100Km/h in un'autostrada senza protezioni piena di case a destra e a sinistra con la spazzatura, fresca fresca per i cani affamati, sparsa ovunque... Qui c'è che pensa anche che ci sia una certa coscienza del suicidio da parte dei cani... Non so quanto fare affidamento su questa teoria... prob poca, ma è cmq stranissimo... in generale in Italia ho sempre visto dei cani che accingendosi alla carreggiata mostravano almeno un po' di timore... titubanza (ovviamente salvo che non si trovassero in mezzo alla strada per sbaglio...)
Ma qui le strade sono trafficate tantissimo, c'è tanto spazio a destra e sinistra... a un certo punto vedi il cane che comincia a correre in mezzo alla strada nonostante le macchine che passano... probabilmente è una cavolata ma c'ho ripensato tutta la giornata...
Ieri sgrullone di pioggia intenso e poderoso con distacco conseguente e solito della corrente per 40 minuti... Un po' di numeri... il Ven ha venduto petrolio negli ultimi dieci anni per l'equivalente di 1000 (mille) miliardi di dollari... solo lo scorso anno ne ha venduto per 125 miliardi di dollari. La spesa per le attrezzature militari ammonta a 14 miliardi di dollari... e non c'è una rete di distribuzione dell'energia affidabile, non c'è acqua corrente o un sistema di fogne...
Ora vo' a nanna...
statemi bene!
Altra cosetta... ho aggiunto un po' di foto dello scorso finesettmana... c'è il solito splendido club paradisiaco... e un buon più discreto centro commerciale, nella cui costruzione ha lavorato la Trevi, proprio qui sotto casa mia... c'è il negozio delle Geox (1200BsF qualsiasi paio... ?!?!?!?!?!?!?) delle Merrel, della Nike/Adidas/Timberland/Swatch/Quicksilver/NortheFace ...tutta roba a portata delle tasche locali... come l'AppleStore dove un MacBookPro (non so quanto costi in Italia) te lo tirano dietro con 18000BsF... quanto una macchina...
Poi una cosa che non è bella ma che probabilmente sta nel gioco... ho visto fare fuori il primo cane dal vivo... sballottolato via da una macchina in pieno sorpasso... e non posso dare neanche colpa all'autista che viaggiava sui 100Km/h in un'autostrada senza protezioni piena di case a destra e a sinistra con la spazzatura, fresca fresca per i cani affamati, sparsa ovunque... Qui c'è che pensa anche che ci sia una certa coscienza del suicidio da parte dei cani... Non so quanto fare affidamento su questa teoria... prob poca, ma è cmq stranissimo... in generale in Italia ho sempre visto dei cani che accingendosi alla carreggiata mostravano almeno un po' di timore... titubanza (ovviamente salvo che non si trovassero in mezzo alla strada per sbaglio...)
Ma qui le strade sono trafficate tantissimo, c'è tanto spazio a destra e sinistra... a un certo punto vedi il cane che comincia a correre in mezzo alla strada nonostante le macchine che passano... probabilmente è una cavolata ma c'ho ripensato tutta la giornata...
Ieri sgrullone di pioggia intenso e poderoso con distacco conseguente e solito della corrente per 40 minuti... Un po' di numeri... il Ven ha venduto petrolio negli ultimi dieci anni per l'equivalente di 1000 (mille) miliardi di dollari... solo lo scorso anno ne ha venduto per 125 miliardi di dollari. La spesa per le attrezzature militari ammonta a 14 miliardi di dollari... e non c'è una rete di distribuzione dell'energia affidabile, non c'è acqua corrente o un sistema di fogne...
Ora vo' a nanna...
statemi bene!
venerdì 5 giugno 2009
fin de semana
Ciao a tutti...
la settimana volge al termine... manca solo domani e poi un giorno di riposo finalmente...
a dire la verità questi sette giorni mi sono abbastanza volati, mi starò mica abituando?!?
Intanto sono stanchissimo, stasera neanche la solita cena di fine settimana con Andrea.
Elemento moooolto di spicco della settimana è stato un film che mi ha passato il buon Lollo, Garden state di Zach Graff (uno degli attori di Scrubs)... ma proprio bello... mi ha lasciato un bel sorriso sereno prima di andare a dormire (la colonna sonora è molto particolare, si dice che l'abbia fatta scegliere dai suoi amici). Se riuscite a trovarlo guardatelo perchè a me ha fatto proprio da elemento positivo della giornata... e se lo vedete fatemi sapere che ne pensate...
Mi sa che per stasera chiudo qui perchè sono ...yawwn... uno straccio.
A voi auguro un buon fine settimana lungo (ggrrrrrr)...
a prestissimo!
la settimana volge al termine... manca solo domani e poi un giorno di riposo finalmente...
a dire la verità questi sette giorni mi sono abbastanza volati, mi starò mica abituando?!?
Intanto sono stanchissimo, stasera neanche la solita cena di fine settimana con Andrea.
Elemento moooolto di spicco della settimana è stato un film che mi ha passato il buon Lollo, Garden state di Zach Graff (uno degli attori di Scrubs)... ma proprio bello... mi ha lasciato un bel sorriso sereno prima di andare a dormire (la colonna sonora è molto particolare, si dice che l'abbia fatta scegliere dai suoi amici). Se riuscite a trovarlo guardatelo perchè a me ha fatto proprio da elemento positivo della giornata... e se lo vedete fatemi sapere che ne pensate...
Mi sa che per stasera chiudo qui perchè sono ...yawwn... uno straccio.
A voi auguro un buon fine settimana lungo (ggrrrrrr)...
a prestissimo!
martedì 2 giugno 2009
la peperonata...
nonostante la meno riposante questi primi due giorni della settimana sono stati meno pesanti... e dato che non mi sembra di essermi riposato di più, potrebbe anche essere che mi stia abituando a questa caciara...
sabato scorso appena tornato dal lavoro sono andato a fare una passeggiata nel parco qui di frone casa... ed è stata una sorpresa annunciata... nela senso che me l'avevano descritto come un parco enorme, rilassante e pieno di verde. Allora tutto vero, l'unico particolare era che chi me ne ha parlato ne usufruisce dalle 5 alle 7 di mattina. Il parco è enorme e, non per le dimensioni fisiche ma per la dimensione mentale che induce, sembra il central park di new york. Entri e cominci a dimenticare le auto fuori, solo tantissimi uccelli e verde. Ora l'unico problema è che al sabato nel pomeriggio forse nel parco mancavate solo voi... strapieno di gente... non che non ci fosse altro spazio... ma stavano tutti lì dentro...
dentro il parco c'è anche una specie di giardino zoologico, un po' triste perchè le gabbie sono proprio piccole, ma quando cominci a vedere tucani, pappagalli e, mai vista prima, una aquila arpia (impressionante, è grande come una persona con una faccia che ha tutto tranne che di un uccello) fa un po' effetto lo stesso... e mi manca ancora il lago delle scimmie e l'anaconda...
Sì perchè il parco apre alle 4.30 di mattina per ci vuole andare a correre e chiude alle 5.30 del pomeriggio...e non sono molto cordiali nel cacciarti... ti si mettono con un fischietto da arbitro nelle orecchie e non smettono di soffiare finchè non te ne vai...
Domenica ho fatto un bel giro del qurtiere, 3 ore di cammino in giro per negozi...chiusi... aprono solo a mezzogiorno. E per non rinunciare ad un pranzo con Andrea in una tasca spagnola, ho rimandato lo shoping.
Indovinate che ho trovato in una piazzetta? un mezzo busto di B.P. in bronzo... non ho parole...
Nel ristorante il solito vino Castillo de Molino, Chileno... sorprendente...ma buono buono... poi tortilla di patate, omelette con spinaci e gamberetti (da provare a casa perchè molto particolare) polipo in guazzetto, peperoncini verdi fritti e serviti nel sale, e arroz con marizco (non era più facile paella?)... tutto squisito
Insomma la sostanza è che dopo due giorni di lavoro tornando a casa alle 8.30, oggi mi è venuta voglia di cucinare (anche se non so quando mangerò dato che ho ancora i piselli in freezer di tre serrimane fa) e sto facendo la peperonata... almeno faccio fuori quelle verdure che mi ostino a comprare pur sapendo che al 70% non le cucinerò mai... a queste è andata bene... compiranno il proprio destino...
E domani Valencia, viaggetto nell'centro ovest del paese, sveglia alle 4 e partenza alle 5...
un abbraccio a tutti, e se sopravvivo alla peperonata vi faccio sapere!
ciauz!
sabato scorso appena tornato dal lavoro sono andato a fare una passeggiata nel parco qui di frone casa... ed è stata una sorpresa annunciata... nela senso che me l'avevano descritto come un parco enorme, rilassante e pieno di verde. Allora tutto vero, l'unico particolare era che chi me ne ha parlato ne usufruisce dalle 5 alle 7 di mattina. Il parco è enorme e, non per le dimensioni fisiche ma per la dimensione mentale che induce, sembra il central park di new york. Entri e cominci a dimenticare le auto fuori, solo tantissimi uccelli e verde. Ora l'unico problema è che al sabato nel pomeriggio forse nel parco mancavate solo voi... strapieno di gente... non che non ci fosse altro spazio... ma stavano tutti lì dentro...
dentro il parco c'è anche una specie di giardino zoologico, un po' triste perchè le gabbie sono proprio piccole, ma quando cominci a vedere tucani, pappagalli e, mai vista prima, una aquila arpia (impressionante, è grande come una persona con una faccia che ha tutto tranne che di un uccello) fa un po' effetto lo stesso... e mi manca ancora il lago delle scimmie e l'anaconda...
Sì perchè il parco apre alle 4.30 di mattina per ci vuole andare a correre e chiude alle 5.30 del pomeriggio...e non sono molto cordiali nel cacciarti... ti si mettono con un fischietto da arbitro nelle orecchie e non smettono di soffiare finchè non te ne vai...
Domenica ho fatto un bel giro del qurtiere, 3 ore di cammino in giro per negozi...chiusi... aprono solo a mezzogiorno. E per non rinunciare ad un pranzo con Andrea in una tasca spagnola, ho rimandato lo shoping.
Indovinate che ho trovato in una piazzetta? un mezzo busto di B.P. in bronzo... non ho parole...
Nel ristorante il solito vino Castillo de Molino, Chileno... sorprendente...ma buono buono... poi tortilla di patate, omelette con spinaci e gamberetti (da provare a casa perchè molto particolare) polipo in guazzetto, peperoncini verdi fritti e serviti nel sale, e arroz con marizco (non era più facile paella?)... tutto squisito
Insomma la sostanza è che dopo due giorni di lavoro tornando a casa alle 8.30, oggi mi è venuta voglia di cucinare (anche se non so quando mangerò dato che ho ancora i piselli in freezer di tre serrimane fa) e sto facendo la peperonata... almeno faccio fuori quelle verdure che mi ostino a comprare pur sapendo che al 70% non le cucinerò mai... a queste è andata bene... compiranno il proprio destino...
E domani Valencia, viaggetto nell'centro ovest del paese, sveglia alle 4 e partenza alle 5...
un abbraccio a tutti, e se sopravvivo alla peperonata vi faccio sapere!
ciauz!
domenica 31 maggio 2009
venerdì 29 maggio 2009
correndo correndo...
Allora mi ci metto... andrò nel boschetto della mia fantasia dove, vicino al capretto dai piedi di balsa, trovero il frutto puffo... vi terrò al corrente...
Questa sera sarò breve... non perchè non abbia da raccontare o foto da pubbblicare... ma perchè è fin de semana, ho lavorato in officina, visitato un cantiere, cambiato di nuovo auto, fatto 2 ore e mezza di lezione di spagnolo e infine una pizza tranquilla... sono uno straccetto con la rughetta e prosciutto... prometto che a brevissimo arriveranno le foto... ...oggi ho visto un panorama splendido...
Buon sabato a tutti!
Questa sera sarò breve... non perchè non abbia da raccontare o foto da pubbblicare... ma perchè è fin de semana, ho lavorato in officina, visitato un cantiere, cambiato di nuovo auto, fatto 2 ore e mezza di lezione di spagnolo e infine una pizza tranquilla... sono uno straccetto con la rughetta e prosciutto... prometto che a brevissimo arriveranno le foto... ...oggi ho visto un panorama splendido...
Buon sabato a tutti!
martedì 26 maggio 2009
Post di utilità sociale... patrocinato dalla Trevi Cimentaciones
Sabato ero distrutto... finito di lavorare verso le 4 del pomeriggio volevo solo tornare a casa, solo un po' di spesa. Mi sono fermato dal fruttivendolo sotto casa dove per 52BsF ho comprato due ottimi meloncini, 3 carote, un mango classico e uno "nonmiricordocomesichiama" che si trova solo in questo periodo, 3 parchita e un succo rivitalizzante sempre alla parchita... anche se ci ha provato tanto non è riuscito a rivitalizzarmi granchè... Con l'energia necessaria per 15 minuti di autonomia mi sono fiondato in un snuovo supermarket piccino dove ho finalmente comprato 6 stampelle... in realtà le stampelle ci sono ma sono quelle insopportabili che si trovano negli alberghi, antitaccheggio... quindi se lavavao qualcosa lo lasciavo gocciolare nella doccia... ma ora ho le stampelle!!!
Altro piccolo particolare del supermercato... ho trovato addirittura le bottigliette di latte e caffè di starbucks! solo una cosa divideva me da quella visione ancestrale... i 60 BsF a bottiglia...
sarò spilorcio... magari lo sono sempre stato... ma mi sono buttato sul succo d'arancia e la reunion con lo starbacchino non si è consumata.
Ma quello che volevo dirvi in questo blog fondamentalmente è "La parchita"...
allora dopo 3 settimane l'ho scoperta essere nient'altro che il frutto della passione, ma il realtà io lo conoscevo già... come il frutto del SoleroAlgida... ebbene sì... quel gusto un po' asprigno e fresco del solero arancione altro non è che il frutto della passione... ora vabbè tra il frutto della passione e il solero mi sa che ne passa... però insomma il sapore è quello...
E l'intento didattico di questo post sta nel fatto che quando voi conoscete come un fratello un sapore, lo riconoscete nel succo dal frutto esotico "PARCHITA" (che fino a ieri era la sorella di Conchita... scusate) e infine decidete di comprarlo per provarlo fresco, vi nascerà di sicuro il dubbio... come si mangia?
...e qui vi aiuto io...
1.la si apre con il coltello in due metà
2.si prende un cucchiaino e si chiudono gli occhi per non farsi condizionare dallo strano viscidume che contraddistingue l'interno
3.alla fine pulito tutto l'interno uscite e andate a cercare un succo di parchita, perchè il frutto è tutta un'altra cosa... è di un aspro che non si capisce come ne esca un frutto così dolce...
Si va bene può essere che la mia era acerba... se la seconda la trovo dolce mi rimangio tutto quello che ho detto... oltre ad una valanga di parchita per farmi perdonare...
Ora nanna perchè domani (che strano parlare di domani...) mi passa a prendere Gianni alle 2.30 della mattina per andare a Cumanà per visitare un cantiere... domani...
mmmvabe'
Ciao belli!!!
Altro piccolo particolare del supermercato... ho trovato addirittura le bottigliette di latte e caffè di starbucks! solo una cosa divideva me da quella visione ancestrale... i 60 BsF a bottiglia...
sarò spilorcio... magari lo sono sempre stato... ma mi sono buttato sul succo d'arancia e la reunion con lo starbacchino non si è consumata.
Ma quello che volevo dirvi in questo blog fondamentalmente è "La parchita"...
allora dopo 3 settimane l'ho scoperta essere nient'altro che il frutto della passione, ma il realtà io lo conoscevo già... come il frutto del SoleroAlgida... ebbene sì... quel gusto un po' asprigno e fresco del solero arancione altro non è che il frutto della passione... ora vabbè tra il frutto della passione e il solero mi sa che ne passa... però insomma il sapore è quello...
E l'intento didattico di questo post sta nel fatto che quando voi conoscete come un fratello un sapore, lo riconoscete nel succo dal frutto esotico "PARCHITA" (che fino a ieri era la sorella di Conchita... scusate) e infine decidete di comprarlo per provarlo fresco, vi nascerà di sicuro il dubbio... come si mangia?
...e qui vi aiuto io...
1.la si apre con il coltello in due metà
2.si prende un cucchiaino e si chiudono gli occhi per non farsi condizionare dallo strano viscidume che contraddistingue l'interno
3.alla fine pulito tutto l'interno uscite e andate a cercare un succo di parchita, perchè il frutto è tutta un'altra cosa... è di un aspro che non si capisce come ne esca un frutto così dolce...
Si va bene può essere che la mia era acerba... se la seconda la trovo dolce mi rimangio tutto quello che ho detto... oltre ad una valanga di parchita per farmi perdonare...
Ora nanna perchè domani (che strano parlare di domani...) mi passa a prendere Gianni alle 2.30 della mattina per andare a Cumanà per visitare un cantiere... domani...
mmmvabe'
Ciao belli!!!
mercoledì 20 maggio 2009
Il baratto
Correggetemi se sbaglio…nella storia il baratto è la prima forma di commercio giusto? Io ti do qualcosa in cambio di qualcos’altro… Allora vorrei proprio convincermi che quello di oggi è stato un baratto...
Praticamente venerdì scorso un posto di blocco piuttosto puntiglioso ha deciso di multare un nostro camion carico delle attrezzature che trasportava per la mancanza di alcuni documenti che, secondo il poliziotto zelante, dovevano essere custoditi dal conducente… e fin qui… voi direte… vabbè si paga la multa e finisce lì…
E no! Perché in caso di multa il mezzo viene sequestrato fino alla dimostrazione del pagamento della multa… E qui arrivano i problemi… perché la burocrazia dei certificati e delle multe non raggiunge il massimo dell’efficienza in questo paese…Al che l’attuale responsabile dello stabilimento decide di cercare almeno di salvare il carico, almeno spostarlo su un altro mezzo per portare in cantiere tutto il necessario… Praticamente dalla discussione con il poliziotto responsabile del comando dov’era “custodito” il mezzo nasce fuori un accordo… La multa viene stracciata e il poliziotto riceve il materiale edile per l’ampliamento della sua baracca sull’autostrada… 30 sacchi di cemento e tondini di ferro per armature… Praticamente oggi ho consegnato i primi 15 sacchi… ho conosciuto il poliziotto che mi ha presentato a tutti i suoi colleghi e garantito assistenza per qualsiasi problema avessi sulle strade, mi avrà stretto la mano 4 o 5 volte ripetendo la parola “Paz” e sottolineando che lui rimaneva a disposizione…
Che strano senso della gratitudine…spontanea…
Per il resto ho cominciato a mangiare a pranzo una pasta al pesto che sto gustando ancora adesso… ci hanno messo un “pizzico” d’aglio… buona per carità…
Mentre stamattina ho bevuto un succo di cocomero… praticamente un cocomero frullato e un po’ passato immagino perché era moooolto liquido con un sapore eccezionale.. quanto sono buone le cose semplici…
Vi saluto e me ne vo a nanna…
A domani per il secondo incontro “commerciale”!
Praticamente venerdì scorso un posto di blocco piuttosto puntiglioso ha deciso di multare un nostro camion carico delle attrezzature che trasportava per la mancanza di alcuni documenti che, secondo il poliziotto zelante, dovevano essere custoditi dal conducente… e fin qui… voi direte… vabbè si paga la multa e finisce lì…
E no! Perché in caso di multa il mezzo viene sequestrato fino alla dimostrazione del pagamento della multa… E qui arrivano i problemi… perché la burocrazia dei certificati e delle multe non raggiunge il massimo dell’efficienza in questo paese…Al che l’attuale responsabile dello stabilimento decide di cercare almeno di salvare il carico, almeno spostarlo su un altro mezzo per portare in cantiere tutto il necessario… Praticamente dalla discussione con il poliziotto responsabile del comando dov’era “custodito” il mezzo nasce fuori un accordo… La multa viene stracciata e il poliziotto riceve il materiale edile per l’ampliamento della sua baracca sull’autostrada… 30 sacchi di cemento e tondini di ferro per armature… Praticamente oggi ho consegnato i primi 15 sacchi… ho conosciuto il poliziotto che mi ha presentato a tutti i suoi colleghi e garantito assistenza per qualsiasi problema avessi sulle strade, mi avrà stretto la mano 4 o 5 volte ripetendo la parola “Paz” e sottolineando che lui rimaneva a disposizione…
Che strano senso della gratitudine…spontanea…
Per il resto ho cominciato a mangiare a pranzo una pasta al pesto che sto gustando ancora adesso… ci hanno messo un “pizzico” d’aglio… buona per carità…
Mentre stamattina ho bevuto un succo di cocomero… praticamente un cocomero frullato e un po’ passato immagino perché era moooolto liquido con un sapore eccezionale.. quanto sono buone le cose semplici…
Vi saluto e me ne vo a nanna…
A domani per il secondo incontro “commerciale”!
LamPost
Ebbenee si'...nonostante abbia una partecipazione nella AMMO (AssociazioneMondialeMediciOculisti) per rispettare le regole Venezolane sul conflitto di interessi ho cambiato i colori del blog... la vostra salute mi sta a cuore...
(Anche se cosi' mi fa tanto sito ospedaliero...mi devo inventare qualcosa...)
Buon pomeriggio a tutti!
(Anche se cosi' mi fa tanto sito ospedaliero...mi devo inventare qualcosa...)
Buon pomeriggio a tutti!
martedì 19 maggio 2009
Arriva l'acqua!!!
Ciao ragassuoli!
alla fine è arrivata la pioggia... inizio di settimana umidiccio e a tratti stagnante...
oggi è stata uno spettacolo... nuvoloni neri, compatti, totali che ad un certo punto hanno deciso di condividere con noi piccole formichine laboriose tutto... ma proprio tutto... senza violenza ma con decisione... penso che l'obiettivo fosse di inondare il formicaio...
gli operai hanno colto l'occasione per riposare perchè con la pioggia e i lampi la corrente è l'unica che ha deciso davvero di scappare e di tornare dopo un'ora buona... ovviamente il riposo è durato poco, finchè non è apparso il carceriere (Antonio, il real plant manager) che ha richiamato tutti all'ordine ricordando che compressori a motore e il reparto saldatura che va a gas funzionano anche senza elettricità... insomma le formichine anche sotto la pioggia hanno rimesso in moto le zampette e rimesse all'opera...
Vi saluto presto stasera che c'è qualcosa che tenta di tirarmi giù le palpebre...si è proprio appeso... e... penso... di... cedere...
'notte.
alla fine è arrivata la pioggia... inizio di settimana umidiccio e a tratti stagnante...
oggi è stata uno spettacolo... nuvoloni neri, compatti, totali che ad un certo punto hanno deciso di condividere con noi piccole formichine laboriose tutto... ma proprio tutto... senza violenza ma con decisione... penso che l'obiettivo fosse di inondare il formicaio...
gli operai hanno colto l'occasione per riposare perchè con la pioggia e i lampi la corrente è l'unica che ha deciso davvero di scappare e di tornare dopo un'ora buona... ovviamente il riposo è durato poco, finchè non è apparso il carceriere (Antonio, il real plant manager) che ha richiamato tutti all'ordine ricordando che compressori a motore e il reparto saldatura che va a gas funzionano anche senza elettricità... insomma le formichine anche sotto la pioggia hanno rimesso in moto le zampette e rimesse all'opera...
Vi saluto presto stasera che c'è qualcosa che tenta di tirarmi giù le palpebre...si è proprio appeso... e... penso... di... cedere...
'notte.
domenica 17 maggio 2009
Me tapino...
Ieri sono stato il perfetto massaio... ho lavato magliette, mutande e pantaloni, stirato, fatto la spesa e cucinato...uff... che fatica... dopo essere andatao a lavoro... povero povero me... e la sera solo soletto a casa, ho visto un film di quelli che mi ha passato Lollo (Ridicule di Patrice Leconte, bello e divertente ma non mi ha entusiasmato molto...meglio, molto meglio La ragazza sul ponte, sempre di Leconte e sempre passato da Lollo) e poi nanna...
Mi direte... ma ti stai lamentando?
Sì... ma solo per giustificare il posto spettacolare dove ho passato la mattinata di oggi... Immaginate un'autostrada come quella che faccio per andare a lavoro... con il traffico così:
passate di fronte a barrios fatiscenti tipo questo:
e alla fine prendete un'uscita e imboccate una stradina sorvegliata da tre guardie che chiedono il passaporto... il paesaggio cambia, la boscaglia intorno si infittisce e il verde vi abbraccia comletamente... Poi arrivano le prime forme di urbanizzazione, i campi da calcetto, poi quelli da tennis, poi il campo prova da golf, infine un parcheggio. Ti ritrovi di fronta ad una costruzione simil coloniale che in passato era stata una fazenda dove si coltivava il caffè...
entri e dopo alcune salette arredate in legno e colori della terra esci su quello che sembra il set di Lost... e tu ti ci puoi tuffare...
Mi è rimasta la bocca aperta, nuotare con tutti quegli alberi intorno, non sentire rumori di aria condizionata o di macchine rombanti (non tanto per la velocità quanto per le marmitte scolapasta), bere all'ombra delle palme un succo di parchita (avete presente il Solero arancione, esattamente quel gusto, ho sempre pensato fosse un cocktail di frutta invece c'è un frutto che ha quel sapore. Ne ho anche comprata una di parchita, ma non so ancora se si mangia, se si spreme solo per il succo... vi faccio sapere... so che non aspettate altro...)
Insomma la fatica di una settimana mi è scivolata via... (beh forse ho esagerato un po', sono ancora un po' stanchino, ma il posto è davvero incredibile). Oltre alle piscine ci sono anche due campi da golf, è enorme... Le coordinate GoogleEarth sono: 10 29' 49,85'' -66 41' 50,08''
Ovviamente in questo posto, l'Izcaragua Country Club, ci sono entrato accompagnato da un capo della società, che dopo mi ha offerto anche il pranzo (non so perchè mi stanno coccolando tutti... comincio a preoccuparmi.. mi aspetto una sola enorme... ma intanto finchè dura...) e così siamo andati a mangiare pesce vicino casa mia... Cassabe (una carta musica fatta con farina di manjoca e aglio) un antipasto di pesce crudo marinato nel lime condito con olio e peperoni piccanti, due porzioni di pesce Pardo cotto sulla piastra con contorno di platano fritto e due bottiglie d'acqua... 400BsF, ah e due caffè... Pranzo ottimo, ma se avessi pagato io mi sarei sentito un po' in colpa...babbabia...
Fine serata a messa alla Iglesia di Santa Eduvige, un MAREA di gente in una chiesa grandicella... con il posteggiatore fuori... e appena finita la messa una bolgia per strada con la quasi impossibilità di attraversare la strada di fronte la chiesa a causa delle macchine che mancano totalmente della capacità di fermarsi di fronte ad un pedone che attraversa... è una strana usanza di qui... prima ascolti la messa che parla del comandamento dell'amare il prossimo tuo come te stesso... e poi tenti in tutti i modi di investirlo...bah... Appena ne capisco qualcosa di più...
Ora vado a nanna... ho fatto dei video sabato mattina sulla strada che mi porta a lavoro... ma vi tengo ancora un po' sulle spine... penso di aver già scritto abbastanza e mi sta venendo un abbiocco...
Buon inizio settimana!
P.S.: ho internet in ufficio, e finalmente possiamo comunicare in orari più umani...ma se mi vedete connesso e non rispondo non ve la prendete, starò a prendere il sole con gli operai...
Ciauz!
Mi direte... ma ti stai lamentando?
Sì... ma solo per giustificare il posto spettacolare dove ho passato la mattinata di oggi... Immaginate un'autostrada come quella che faccio per andare a lavoro... con il traffico così:
passate di fronte a barrios fatiscenti tipo questo:
e alla fine prendete un'uscita e imboccate una stradina sorvegliata da tre guardie che chiedono il passaporto... il paesaggio cambia, la boscaglia intorno si infittisce e il verde vi abbraccia comletamente... Poi arrivano le prime forme di urbanizzazione, i campi da calcetto, poi quelli da tennis, poi il campo prova da golf, infine un parcheggio. Ti ritrovi di fronta ad una costruzione simil coloniale che in passato era stata una fazenda dove si coltivava il caffè...
entri e dopo alcune salette arredate in legno e colori della terra esci su quello che sembra il set di Lost... e tu ti ci puoi tuffare...
Mi è rimasta la bocca aperta, nuotare con tutti quegli alberi intorno, non sentire rumori di aria condizionata o di macchine rombanti (non tanto per la velocità quanto per le marmitte scolapasta), bere all'ombra delle palme un succo di parchita (avete presente il Solero arancione, esattamente quel gusto, ho sempre pensato fosse un cocktail di frutta invece c'è un frutto che ha quel sapore. Ne ho anche comprata una di parchita, ma non so ancora se si mangia, se si spreme solo per il succo... vi faccio sapere... so che non aspettate altro...)
Insomma la fatica di una settimana mi è scivolata via... (beh forse ho esagerato un po', sono ancora un po' stanchino, ma il posto è davvero incredibile). Oltre alle piscine ci sono anche due campi da golf, è enorme... Le coordinate GoogleEarth sono: 10 29' 49,85'' -66 41' 50,08''
Ovviamente in questo posto, l'Izcaragua Country Club, ci sono entrato accompagnato da un capo della società, che dopo mi ha offerto anche il pranzo (non so perchè mi stanno coccolando tutti... comincio a preoccuparmi.. mi aspetto una sola enorme... ma intanto finchè dura...) e così siamo andati a mangiare pesce vicino casa mia... Cassabe (una carta musica fatta con farina di manjoca e aglio) un antipasto di pesce crudo marinato nel lime condito con olio e peperoni piccanti, due porzioni di pesce Pardo cotto sulla piastra con contorno di platano fritto e due bottiglie d'acqua... 400BsF, ah e due caffè... Pranzo ottimo, ma se avessi pagato io mi sarei sentito un po' in colpa...babbabia...
Fine serata a messa alla Iglesia di Santa Eduvige, un MAREA di gente in una chiesa grandicella... con il posteggiatore fuori... e appena finita la messa una bolgia per strada con la quasi impossibilità di attraversare la strada di fronte la chiesa a causa delle macchine che mancano totalmente della capacità di fermarsi di fronte ad un pedone che attraversa... è una strana usanza di qui... prima ascolti la messa che parla del comandamento dell'amare il prossimo tuo come te stesso... e poi tenti in tutti i modi di investirlo...bah... Appena ne capisco qualcosa di più...
Ora vado a nanna... ho fatto dei video sabato mattina sulla strada che mi porta a lavoro... ma vi tengo ancora un po' sulle spine... penso di aver già scritto abbastanza e mi sta venendo un abbiocco...
Buon inizio settimana!
P.S.: ho internet in ufficio, e finalmente possiamo comunicare in orari più umani...ma se mi vedete connesso e non rispondo non ve la prendete, starò a prendere il sole con gli operai...
Ciauz!
giovedì 14 maggio 2009
Povera pagnotta...
Settimanella impegnativa finora... cominciano a darmi responsabilità, mi lasciano le chiavi dell'officina... ieri sono stato a Valencia a vedere un cantiere, 3 stazioni della metropolitana fatte tutte insieme, sulla stessa strada... praticamente un km e mezzo di cantiere...
Il lavoro mi piace, almeno per ora. E' il paese che non mi sconfinfera... sembra sull'orlo del baratro... sembra che qualcosa deve accadere...
Alcuni sintomi sono per esempio gli show del presidente... ogni domenica in televisione c'è un collegamento da una parte diversa del paese, mentre con cadenza giornaliera le radio si vedono interrompere la programmazione per trasmettere il presidente che parla in realtà diverse, da solo o con un pubblico ammiccante... e non intendo una sola radio, ma TUTTE le radio in contemporanea... come un messaggio napolitaneo in eurovisione unificata... Caracas è un paese che produce petrolio, è il 9 esportatore mondiale di petrolio... eppure lo IMPORTA. Ebbene per "fidelizzare" i posti di potere con uomini di fiducia si ottiene come risultato che i personaggi scelti, di solito tra le alte cariche militari, non hanno le competenze per portare avanti i compiti assegnati (come quello della raffinazione del petrolio e derivati) per cui, in questo caso, la produzione di benzina è subordinata all'importazione di additivi e altri derivati del petrolio che qui nel paese non sanno più fare...
Probabilmente l'ho già detto a tutti... la benzina qui costa 3 €/cent... per un pieno del fuoristrada spendo poco più di un euro... quanto può durare una situazione imposta così in maniera arbitraria e demagogica?
Altro elemento destabilizzante è il tasso di cambio... quello ufficiale (imposto a livello governativo) è di 2.12 BF per 1 euro. Il cambio parallelo offre 7.8 BF per 1 euro... Ovviamente quello parallelo è quello di mercato che da sei mesi a questa parte è aumentato del 30 per cento circa...
A detta degli espatriati trevi, qui sta peggiorando tutto molto velocemente... prima del botto vi avverto...
Nonostante tutto il traffico di qui da casa non si sente mai puzza di smog... praticamente qui siamo a 950 metri slm (non faccio il saputello, l'ho scoperto solo qui...) e il vento soffia in maniera costante per tutta la giornata in tutte le stagioni (tranne alcuni giorni e te ne accorgi...) lungo tutta la vallata all'interno della quale si spaparanza Caracas.. e praticamente si porta via tutto lo schifo prodotto dalle macchine... quindi se proprio non stai in mezzo al traffico, rischi pure di respirare aria pulita.
Ieri sera dopo Valencia cena aziendale con due dirigenti derattamente catapultati qui da Cesena. Ovviamente..."Ristorante Il Caminetto"... con camerieri scimmiescamente bilinque e piatti tipicamente italiani ma vino cileno... Bella serata, colleghi simpatici... dopo 18 ore di lavoro sono tornato a casa...
mi stanno facendo sudare la pagnotta... povera pagnotta, fa talmente caldo che suda anche lei... ihi h ih
Scusate...
buona notte...
Il lavoro mi piace, almeno per ora. E' il paese che non mi sconfinfera... sembra sull'orlo del baratro... sembra che qualcosa deve accadere...
Alcuni sintomi sono per esempio gli show del presidente... ogni domenica in televisione c'è un collegamento da una parte diversa del paese, mentre con cadenza giornaliera le radio si vedono interrompere la programmazione per trasmettere il presidente che parla in realtà diverse, da solo o con un pubblico ammiccante... e non intendo una sola radio, ma TUTTE le radio in contemporanea... come un messaggio napolitaneo in eurovisione unificata... Caracas è un paese che produce petrolio, è il 9 esportatore mondiale di petrolio... eppure lo IMPORTA. Ebbene per "fidelizzare" i posti di potere con uomini di fiducia si ottiene come risultato che i personaggi scelti, di solito tra le alte cariche militari, non hanno le competenze per portare avanti i compiti assegnati (come quello della raffinazione del petrolio e derivati) per cui, in questo caso, la produzione di benzina è subordinata all'importazione di additivi e altri derivati del petrolio che qui nel paese non sanno più fare...
Probabilmente l'ho già detto a tutti... la benzina qui costa 3 €/cent... per un pieno del fuoristrada spendo poco più di un euro... quanto può durare una situazione imposta così in maniera arbitraria e demagogica?
Altro elemento destabilizzante è il tasso di cambio... quello ufficiale (imposto a livello governativo) è di 2.12 BF per 1 euro. Il cambio parallelo offre 7.8 BF per 1 euro... Ovviamente quello parallelo è quello di mercato che da sei mesi a questa parte è aumentato del 30 per cento circa...
A detta degli espatriati trevi, qui sta peggiorando tutto molto velocemente... prima del botto vi avverto...
Nonostante tutto il traffico di qui da casa non si sente mai puzza di smog... praticamente qui siamo a 950 metri slm (non faccio il saputello, l'ho scoperto solo qui...) e il vento soffia in maniera costante per tutta la giornata in tutte le stagioni (tranne alcuni giorni e te ne accorgi...) lungo tutta la vallata all'interno della quale si spaparanza Caracas.. e praticamente si porta via tutto lo schifo prodotto dalle macchine... quindi se proprio non stai in mezzo al traffico, rischi pure di respirare aria pulita.
Ieri sera dopo Valencia cena aziendale con due dirigenti derattamente catapultati qui da Cesena. Ovviamente..."Ristorante Il Caminetto"... con camerieri scimmiescamente bilinque e piatti tipicamente italiani ma vino cileno... Bella serata, colleghi simpatici... dopo 18 ore di lavoro sono tornato a casa...
mi stanno facendo sudare la pagnotta... povera pagnotta, fa talmente caldo che suda anche lei... ihi h ih
Scusate...
buona notte...
sabato 9 maggio 2009
Che fantasia!
Prima uscita pubblica venezuelana. Gianni,il direttore di produzione della trevi venezuela continua a coccolarmi,mi chiama tutti i giorni per sapere se ho problemi e oggi mi ha proposto una visita al club italo venezolano. L'atmosfera é molto rilassata,tuti parlano una specie di misto tra spagolo e italiano con inflessioni campane e calabresi,anche le parolacce e gli insulti per par condicio sono rigorosamente bilingue... E indovinate a cosa sto assistendo? Ad una sana e virile partita di calcio...dove c'é calcio c'è casa... Gianni mi ha raccontato che se vivi qui da espatriato e sei qui con la famiglia necessariamente ti trovi ad ircriverti ad un club per fare vita sociale e in un certo ugual modo integrarti nella società di qui... E allora penso...sarà servito a qualcosa se l'unico problema che nn hanno qui in venez è l'integrazione...copiare l'idea lì da noi? Bah... Cmq uno si iscrive al club,ne diventa azionista e usufruisce di campi da calcio,tennis,bocce,ristorante italiano più economico e del bottegone dove ci sono i biscotti del mulino bianco a 22BF (7 EURO al cambio ufficiale) ...pane e marmellata per me! GoodNews: tra poco maturano i mango...sono giá tuti appesi e un po' violetti... In officina siamo pieni. Quando li assaggio vi fo sapere... Intanto la partita va avanti...10 e lode per i sorrisi in campo... Buona domenica!
Flash
Sono le 6 di mattina, sono sveglio da un'ora e devo correre a lavoro...
non c'è male...
GoodNews: mi hanno tolto la Yaris e ridato il mega fuoristrada da brivido nel parcheggio sotterraneo dell'ufficio... (ora sono pronto a far entrare un tir nel parcheggio Tacconi...)
Buona Giornata!
non c'è male...
GoodNews: mi hanno tolto la Yaris e ridato il mega fuoristrada da brivido nel parcheggio sotterraneo dell'ufficio... (ora sono pronto a far entrare un tir nel parcheggio Tacconi...)
Buona Giornata!
mercoledì 6 maggio 2009
Se continua così...
...me ne torno tra una settimana... mica perchè sto male... ma perchè esco la mattina alle sette e torno la sera alle 21.30... (e ancora non ho cominciato l'orario ufficiale che mi "inviterà" ad uscire alle 6 meno 10...)
Oggi ho scoperto l' "Efficienza Venezuelana"... Per affitare un coche, cioè entrare in una agenzia Hertz e uscire con un'auto, ci abbiamo messo 4 ore e 20 minuti... Per pagare alla cassa del supermercato, con 3 carrelli prima di me, ho aspettato 40 minuti... U n a l e n t e z z a , m a u n a l e n t e z z a c h e s e p r o v o a d e s c r i v e r l a, v a d o a l e t t o d o m a n i...
Comincio ad avere dei dubbi sulla possibile sopravvivenza di questo paese... chiunque commenta la politica del Venezuela diventa un pessimista cosmico.
Poi nel traffico che mi portava in ufficio (penso che se spegnevo il motore le macchine intorno a me mi avrebbero portato senza poblemi a destinazione... avete presente nei concerti o in metro quando puoi alzare i piedi e rimanere sospeso? ... ...) riflettevo attraversando le nuvole di smog che venivano liberate dai camioncini e auto vecchie su quanto valga la pena "RICICLARE", "NON USARE LA MACCHINA PER NON PEGGIORARE L'EFFETTO SERRA"... qui è spaventoso, sono tutti in macchina, TUTTI... non si pagano i parcheggi delle autostrade, i mezzi pubblici sono solo privati (a parte la metropolitana...) la benzina te la tirano dietro... Sono sempre con l'aria condizionata accesa in macchina non per il caldo, ma per il tanfo dello smog che arriva dalla strada...
Dopo il pessimismo copio Report e scelgo la GoOdNews...
è troppo bello dall'alto del mio nono piano vedere, e sentire soprattutto, i pappagalli che rigorosamente a coppie scivolano tra un palazzo e l'altro... ne non i pappagallini, ma quelli enormi verdi rossi e blu...
Le foto devono attendere un po', mi ambiento prima e poi mi do alla pazza gioia...
Buonanotte Volks!! (chissà come si scrive... ... ...
Oggi ho scoperto l' "Efficienza Venezuelana"... Per affitare un coche, cioè entrare in una agenzia Hertz e uscire con un'auto, ci abbiamo messo 4 ore e 20 minuti... Per pagare alla cassa del supermercato, con 3 carrelli prima di me, ho aspettato 40 minuti... U n a l e n t e z z a , m a u n a l e n t e z z a c h e s e p r o v o a d e s c r i v e r l a, v a d o a l e t t o d o m a n i...
Comincio ad avere dei dubbi sulla possibile sopravvivenza di questo paese... chiunque commenta la politica del Venezuela diventa un pessimista cosmico.
Poi nel traffico che mi portava in ufficio (penso che se spegnevo il motore le macchine intorno a me mi avrebbero portato senza poblemi a destinazione... avete presente nei concerti o in metro quando puoi alzare i piedi e rimanere sospeso? ... ...) riflettevo attraversando le nuvole di smog che venivano liberate dai camioncini e auto vecchie su quanto valga la pena "RICICLARE", "NON USARE LA MACCHINA PER NON PEGGIORARE L'EFFETTO SERRA"... qui è spaventoso, sono tutti in macchina, TUTTI... non si pagano i parcheggi delle autostrade, i mezzi pubblici sono solo privati (a parte la metropolitana...) la benzina te la tirano dietro... Sono sempre con l'aria condizionata accesa in macchina non per il caldo, ma per il tanfo dello smog che arriva dalla strada...
Dopo il pessimismo copio Report e scelgo la GoOdNews...
è troppo bello dall'alto del mio nono piano vedere, e sentire soprattutto, i pappagalli che rigorosamente a coppie scivolano tra un palazzo e l'altro... ne non i pappagallini, ma quelli enormi verdi rossi e blu...
Le foto devono attendere un po', mi ambiento prima e poi mi do alla pazza gioia...
Buonanotte Volks!! (chissà come si scrive... ... ...
martedì 5 maggio 2009
Yawwwwnnnn
Babba bia...
non sarò molto prolisso perchè sono le 22.21 e sono sveglio dalle 4 si stamattina...
giornatina intensa...
ho conosciuto gran parte dell'ufficio qui a Caracas, mi hanno dato il cellulare... mi hanno dato un po' di dindi... (alle 21 stasera sono andato a fare la mia prima spesa... meno traumatica di quella a filadelfia ma non meno stupefacente... prechè un barattolino di nutella costa 10 euro? e una pacco di pasta 3? e una latta di pomodoro a 3.5 euri? poi la carne di manzo, una bella bistecca, 7 euro al kilo... Domani chiedo spiegazioni) ...mi faranno fare un bel corso di spagnolo 2 o 3 volte a settimana... Poi la sorpresa... andiamo a Charallave (dov'è l'officina)... voi direte, la sorpresa dov'è? è che mi hanno messo in mano un pick-up enorme da condurre fino a lì, e tra il qui e il lì c'era l'uscita dal garage stile formicaio, la chicane kamikaze tra auto e motorette per seguire la mia lepre (il VERO plant manager che con il suo ford explore sembrava camminare sopra le auto...), sorpassare i piccoli bus, piccoli piccoli ma che fanno un casino come se fosse un'Achille Lauro con le ruote... insomma un'oretta di traffico e follia che mi ha reso leggermente incordato sul collo (chi mi viene a fare un massaggio?)...
Il rientro non è stato meglio, ho consegnato il pick-up e ho preso una yaris... che delle nostre yaris europpee ha solo la scocca... allora non ha airbag, no chiusura centralizzata, alzacristalli a gomito (lontanissimi da me, per girare la manovella quasi non si vede più la strada), uno sprint da panda diesel con il motore di un motorino, cambio automatico (che peggiora drammaticamente la già inesistente ripresa e accelerazione) e vernice metallizata... Domani cerco di fare qualche magheggio e farmela cambiare... d'altrone dovrò fare circa 120 km al giorno...
Ora finisco il mio quarto di melone giallo e me ne vo a nanna...
A voi ormi buon risveglio!!!
non sarò molto prolisso perchè sono le 22.21 e sono sveglio dalle 4 si stamattina...
giornatina intensa...
ho conosciuto gran parte dell'ufficio qui a Caracas, mi hanno dato il cellulare... mi hanno dato un po' di dindi... (alle 21 stasera sono andato a fare la mia prima spesa... meno traumatica di quella a filadelfia ma non meno stupefacente... prechè un barattolino di nutella costa 10 euro? e una pacco di pasta 3? e una latta di pomodoro a 3.5 euri? poi la carne di manzo, una bella bistecca, 7 euro al kilo... Domani chiedo spiegazioni) ...mi faranno fare un bel corso di spagnolo 2 o 3 volte a settimana... Poi la sorpresa... andiamo a Charallave (dov'è l'officina)... voi direte, la sorpresa dov'è? è che mi hanno messo in mano un pick-up enorme da condurre fino a lì, e tra il qui e il lì c'era l'uscita dal garage stile formicaio, la chicane kamikaze tra auto e motorette per seguire la mia lepre (il VERO plant manager che con il suo ford explore sembrava camminare sopra le auto...), sorpassare i piccoli bus, piccoli piccoli ma che fanno un casino come se fosse un'Achille Lauro con le ruote... insomma un'oretta di traffico e follia che mi ha reso leggermente incordato sul collo (chi mi viene a fare un massaggio?)...
Il rientro non è stato meglio, ho consegnato il pick-up e ho preso una yaris... che delle nostre yaris europpee ha solo la scocca... allora non ha airbag, no chiusura centralizzata, alzacristalli a gomito (lontanissimi da me, per girare la manovella quasi non si vede più la strada), uno sprint da panda diesel con il motore di un motorino, cambio automatico (che peggiora drammaticamente la già inesistente ripresa e accelerazione) e vernice metallizata... Domani cerco di fare qualche magheggio e farmela cambiare... d'altrone dovrò fare circa 120 km al giorno...
Ora finisco il mio quarto di melone giallo e me ne vo a nanna...
A voi ormi buon risveglio!!!
lunedì 4 maggio 2009
ehiiiiiiiiii.... mi sentite?
Arrivato...sano e salvo... su un trabiccolo dell'Alitalia che all'inizio non mi dava molta sicurezza, porte del bagno rotte, sedile minuscolo (e non tirate fuori la storia che sono ingrassato), portabagagli che si aprivano; ma ha fatto il suo mestiere. Anche bene, in anticipo di 40 minuti, solo che poi per uscire dall'aeroporto (la dogana sembrava la fila dei musei vaticani nel giorno di ingresso gratuito, con tre addetti all'accoglienza) ci sono volute altre due ore...
Ho trovato il signor Franco ad attendermi fuori, un nonnino che gestisce un serivizio di transfert per l'aeroporto, ovviamente italiano emigrato 50 anni fa, che mi ha accolto su un fuoristrada ENORME con i vetri oscurati... più che oscurati... neri. Mi ha fatto una "bella" presentazione del governo corrotto, della polizia corrotta, dei ladri che, secondo la nuova costituzione, se rubano per mangiare non devono andare in galera... eccetera di questa lena... ma alla fine, "Caracas ti piacerà" mi ha detto... qui si vive e si lavora bene... E' ancora troppo presto...
Dopo 1 ora e mezza di chiacchiere e di traffico (per 26 km...) siamo alfin giunti al nuovo PisoPiggi di cui potrete vedere un vidio qui di sotto... (le coordinate per GoogleEarth sono 10 29' 56,70'' -66 50' 33,50'')
Ho scoperto che sarà la mia casa fino al 4 Agosto... ma non posso dire di più perchè è ancora tutto confuso e annebbiato... Domani alle 6.45 del mattino (beato jet leg che mi farà svegliare nel cuore della notte... perchè senò cominciamo male) mi passano a prendere per andare da qualche parte a fare qualche cosa... per cui spero mi paghino almeno un pochino perchè non ho moneta locale e non ho intenzione di sperimentare solo soletto appena arrivato le interessanti contrattazioni del mercato nero... quindi stasera mi ciberò della generosità dell'Alitalia che ha offerto un po' più di snacks...ovviamente "taccheggiati" (Rik era tutto legale non ti preoccupare...dillo ai ragazzi)
Ora doccia e spuntino... poi cerco di arrivare sveglio fino alle 21 di qui almeno... a proposito il fuso è di 6 ore e mezza... quindi sull'orologio fate fare mezzo giro della lancetta corta e mezzo giro di quella lunga e vi trovate col fuso... che sarei io...
Penso di avervi ammorbato anche abbastanza per oggi...
Un abbraccio grandissimo a tutti
buonanotte
Ho trovato il signor Franco ad attendermi fuori, un nonnino che gestisce un serivizio di transfert per l'aeroporto, ovviamente italiano emigrato 50 anni fa, che mi ha accolto su un fuoristrada ENORME con i vetri oscurati... più che oscurati... neri. Mi ha fatto una "bella" presentazione del governo corrotto, della polizia corrotta, dei ladri che, secondo la nuova costituzione, se rubano per mangiare non devono andare in galera... eccetera di questa lena... ma alla fine, "Caracas ti piacerà" mi ha detto... qui si vive e si lavora bene... E' ancora troppo presto...
Dopo 1 ora e mezza di chiacchiere e di traffico (per 26 km...) siamo alfin giunti al nuovo PisoPiggi di cui potrete vedere un vidio qui di sotto... (le coordinate per GoogleEarth sono 10 29' 56,70'' -66 50' 33,50'')
Ho scoperto che sarà la mia casa fino al 4 Agosto... ma non posso dire di più perchè è ancora tutto confuso e annebbiato... Domani alle 6.45 del mattino (beato jet leg che mi farà svegliare nel cuore della notte... perchè senò cominciamo male) mi passano a prendere per andare da qualche parte a fare qualche cosa... per cui spero mi paghino almeno un pochino perchè non ho moneta locale e non ho intenzione di sperimentare solo soletto appena arrivato le interessanti contrattazioni del mercato nero... quindi stasera mi ciberò della generosità dell'Alitalia che ha offerto un po' più di snacks...ovviamente "taccheggiati" (Rik era tutto legale non ti preoccupare...dillo ai ragazzi)
Ora doccia e spuntino... poi cerco di arrivare sveglio fino alle 21 di qui almeno... a proposito il fuso è di 6 ore e mezza... quindi sull'orologio fate fare mezzo giro della lancetta corta e mezzo giro di quella lunga e vi trovate col fuso... che sarei io...
Penso di avervi ammorbato anche abbastanza per oggi...
Un abbraccio grandissimo a tutti
buonanotte
lunedì 12 gennaio 2009
Nuove foto!
Ecco nuove fotoooooo...
ci siamo tutti noi di Spizzicacacio per il Capodanno 2009 e, di pochi giorni prima, il pericolo scampato dalla capitale con il suo torrentello impazzito...
ci siamo tutti noi di Spizzicacacio per il Capodanno 2009 e, di pochi giorni prima, il pericolo scampato dalla capitale con il suo torrentello impazzito...
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