L’idea era quella di partire per tre giorni e scendere verso sud fino allo stato Amazonia… Antonio ci aveva suggerito di arrivare a puerto Ayacucho, dormire lí e la domenica mattina cercare qualche attivitá sulla riva dell’alto Orinoco.
Puerto Ayacucho é un paesotto piuttosto recente. Sorge sulla riva destra dell’Orinoco nella parte in cui il fiume fa da confine tra Venezuela e Colombia. Il fatto é che solo negli ultimi anni cinquanta hanno costruito la strada che arriva dal nord fino al profondo sud. Ancora oggi la strada si ferma qui, oltre ci sono solo alberi e foreste. La guida dice che addirittura vasti tratti della catena montuosa piú a sud del Venezuela non sono mai stati visitati… non pensavo che al mondo ci fossero ancora zone inesplorate…
Eravamo parecchio eccitati… oltre a poter fare rafting a motore sul fiume, a puerto Ayacucho c’é la possibilitá di mangiare carne di tapiro e di altri animali inusuali. Il problema é che come tutti i fin de semana largo, i ponti, i venezuelani escono dalle loro case e si riversano nelle poche pensioni disponibili in questi luoghi, turistici, ma neanche tanto. Andiamo a cercare tra le conoscenze di Antonio e su internet se c’é qualcuno che ci puó ospitare…ma niente.
Secondo problema, per arrivare a puerto Ayacucho servono 10 ore almeno, di macchina… niente male. E partire a mezzogiorno con la prospettiva di dover attraversare l’Orinoco su una chiatta di notte non è il massimo… Piano piano il progetto amazonia sfumava senza riserve…
Allora ci buttiamo sull’occidente, io e Nabil… andiamo a vedere Coro, cittadina coloniale, seconda capitale del Venezuela precedente a Caracas, e di domenica passiamo a vedere una zona desertica con dune di sabbia parecchio alte (da google earth sembra davvero deserto incontaminato) e di seguito ci buttiamo sulla penisola di, non mi ricordo il nome, dove ci sono distese di cactus, spiagge per surfisti e un faro abbandonato da raggiungere con un tracciato di fuoristrada…
Se non che al gruppetto si aggiunge Francisco con la ragazza… lui é stato a Coro e mi dice, “una cittadina carina, un’ora e mezza e torni a casa…” e poi: “il deserto? Vabbé voi in europa l’avrete visto per forza il deserto…” e io: “... ...”, e lui: “ah, in Europa non ci sono aree desertiche?”, e io ancora: “…. ….”
Cambiamo di nuovo programma, speriamo per l’ultima volta dato che sono le 8 di será del giorno precedente alla partenza… Allora é deciso. Andiamo al parco nazionale di Mochima. Venezuela orientale, parco nazionale di isole “incontaminate” lungo la strada per Cumanà.
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3 commenti:
...è proprio vero che tutto il mondo è paese...Sembriamo noi quando decidiamo a che pub andare....
:D
Grazie dei racconti!
Bacio
Beh,
Pi', ora attendiamo il resoconto di questo viaggetto !
Eheheheh concordo con i due commenti precedenti!!!
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