martedì 8 luglio 2008

Due buoni compagni di viaggio

Due buoni compagni di viaggio non dovrebbero lasciarsi mai…potranno scegliere due imbarchi diversi, saranno sempre due marinai

Per 4 giorni Daniel ed io abbiamo girovagato lungo 1000 miglia di nord est americano tra città, coste e montagne. Sono stato fortunato perché nonostante io e Daniel non ci fossimo mai frequentati molto prima di essere qui negli States ho trovato in lui una bella persona con cui scoprire nuovi posti e condividere bei momenti, non senza differenti punti di vista sulle direzioni…

E prima di tutto mi è venuto da pensare ai miei compagni di viaggio con cui ho viaggiato fin ora… viaggiare in macchina per tanti chilometri… a volte in silenzio… mi ha permesso di lasciare andare i pensieri verso tutti i posti in cui sono stato e soprattutto con chi… i viaggi on the road in Irlanda e in Spagna, le fatiche dei campi scout, i viaggi per trovare serenità e quelli per inseguire cantanti, la prima vacanza tutti insieme morte e distruzione o la camminata sotto il sole in cerca della caletta senza formiche ammollo, le uscite notturne in città straniere e provare il gusto di sentirsi grandi o le missioni in mezzo ai boschi per provare l’ebbrezza di sentirsi bambini… la consapevolezza che tutto ciò non varrebbe la metà se ad averlo fatto fossi stato da solo.

Due buoni compgni di viaggio non dovrebbero lasciarsi mai…

E io sono partito da solo, qui sto provando miriadi di prime volte e a fianco a me si avvicinano nuovi compagni di viaggio che non so per quanta strada mi accompagneranno e quanto sapranno esplorare con me, e lascio che la vita mi faccia nuove sorprese riguardo nuovi mondi da scoprire… ma cmq in ogni viaggio ci sarà un pezzetto di quelli che ho vissuto fin qui..

Non prendetelo come un giudizio perché non posso permettermi di giudicare quel poco che ho visto di questo paese… solo che quando giovedì siamo partiti pensavamo di andare a vedere una nuova bella città americana… Boston. Per le prime 3 ore il paesaggio che ci circondava era quello solito (solito… relativamente) quando finalmente si sono viste un po’ di colline intorno a noi, la strada cominciava ad incurvarsi, a salire e scendere, a fare il solletico alle ruote della macchina… gli alberi si facevano più alti e il sole si abbassava… così ci siamo trovati in mezzo ai boschi del Connecticut nel buio di una strada locale nel mezzo del niente un po’ più isolati del solito con la bella sorpresa dei cellulari completamenti azzittiti da un paesaggio che sembra voglia restare selvaggio più a lungo possibile. Finalmente anche gli odori si sono fatti meno artificiali, odore di erba fresca, di legno e umidità entrava dai finestrini, e il meglio, una volta arrivati all’Hopkins Inn (il B&B), quando abbiamo cercato un posto per avvisare le nostre belle del nostro arrivo… contro voglia Daniel mi ha seguito a piedi nel buio più totale fuori il B&B verso il lago dove per la prima volta da quando sono arrivato negli States, ho ritrovato il silenzio. Nessun condizionatore, nessuna ambulanza, niente. Non penso saremmo stati gli unici ad apprezzare una cosa del genere, e allora mi chiedo quanta consapevolezza c’è in giro della schiavitù di cui siamo protagonisti nei confronti della tecnologia… (si faccio sempre il polemico…)



continua...

3 commenti:

Riccardo ha detto...

che bello.....

Er FaInA ha detto...

A capo te stai a diverti negli USA.......
noi stiamo ultimando il campo e un po la tua mancanza si sente....
cmq continua a divertirti e magari conosci qualche gruppo scout americano cosi ci gemelliamo!!!!!!

Unknown ha detto...

che bel post, complimenti :D