giovedì 13 agosto 2009

News

Un po`di Notizie da qui (di carattere diverso...)

Colombia and its neighbours

Bazookas and bases

Aug 6th 2009 | BOGOTÁ AND CARACAS

http://www.economist.com/world/americas/displaystory.cfm?story_id=14179195


Venezuela's media crackdown

Switched off

Aug 6th 2009 | CARACAS

http://www.economist.com/world/americas/displaystory.cfm?story_id=14179203


Corriere della Sera:

Chavez: «Basta golf, è da borghesi»

http://www.corriere.it/esteri/09_agosto_13/chavez_chiude_campi_da_golf_6c3a804a-87f4-11de-94f5-00144f02aabc.shtml

Faatemi sapere...
CIao!

Choroni

Ê passsato quasi un mese dall'utlima volta che mi sono fatto vivo sul blog... semplice calo dell'entusiasmo, mancanza di un pubblico presente, Chiara è arrivata come tutti gli uragani portano scompiglio e nuovi interessi, oppure sempre lei mi ha vietato di esprimermi liberamente sul web, oppure ho scritto tutti i giorni fino ad ora,solo che il governo mi ha censurato...

Forse tutto questo messo insieme, l'importante è che sono di nuovo qui. Con, come sempre, miliardi di cose da raccontare e non un briciolo di speranza nel riuscire a raccontarle tutte...

Il periodo di rodimento è piuttosto passato. Una settimana prima che arrivasse Chiara ho preso l'iniziativa e ho coinvolto gli altri 3 italiani operai sfamigliati ad andare tutti a mare. L'impresa è riuscita a metà... nel senso che siamo riusciti ad andare a mare, ma 2 su 4 (le venezuelane fanno un brutto effetto, e la distanza da casa lo amplifica). Considerate che per andare a mare mi sono svegliato alle 4 di mattina, alle 5.45 ho preso Nabil (ultimo arrivato nella truppa italiana, nato a Casablanca e con moglie e figlia che lo aspettano a Cesena) a Charallave e ci siamo diretti verso Choroni. Alle 9 eravamo in spiaggia. E nelle 3 ore di viaggio lo spettacolo. Praticamente la strada fino a Maracay è una autopista tranquilla che in un'ora ti permette di mangiare 120 km in una oretta. Poi cominci a scalare la montagna che separa Maracay dalla costa. E qui arriva il bello, perchè ti ritrovi su una strada che passa attraverso una vegetazione fittissima, canne di bambù che fanno della strada una cattedrale, felci che se ne approfittano dell'umidità per crescere in ogni dove, un colore verde troppo intenso... Più di una volta con Nabil abbiamo osservato che se anche non fossimo arrivati al mare, la strada valeva da sola il viaggio fino a lì...
La parte più divertente è stata il percorrere la strada che, nonstante sia percorsa ogni giorno da decine di autobus di vacanzieri per un giorno, in diversi punti ti fa camminare raso raso alla roccia per evitare di osservare da vicino i torrenti che scorrono giù a valle. La prima volta non mi è sembrata più di tanto pericolosa (questo fine settimana ci torniamo...e vi dirò)... sì devi suonare il clacson prima di girare sui tornanti, ogni tanto sei bloccato dai bus che fanno manovra per fare le curve troppo strette per loro... ma non mi sembrava più pericolosa delle strade normali che abbiamo sulle Alpi...
Lungo la strada si attraversano due fiumiciattoli che la strada ha aggredito nel letto, e dove c'è acqua ci sono i bambini che giocano in mutande schizzandosi mentre i genitori riposano in macchina qualche metro più in là...
Alla fine si arriva in un pueblo che nulla ha da invidiare alle ricostruzioni hollywoodiane dei paesini messicani tutti colorati... e inizia la bolgia...
I pescatori che ti avvicinano offrendoti dei passaggi in lancia fino alle spiaggette inaccessibili in macchina... e in quattro e quattro otto, ci siamo fatti `pescare da un omuncolo che ci offriva un passaggio per Chuao... una spiaggia a 15 minuti di barca da Puerto Colombia (il pueblo di prima) piena di tende di campeggiatori, piccole baracche tutte organizzate per offrire comida a modico prezzo... un pescetto sulla piastra con contorno e insalata per 40 Bol... abbastanza buono e, cosa più importante, siamo ancora vivi...
Ma la nostra salvezza è stata la cool box, indispensabile attrezzo per sopravvivere alla calura spiaggesca... come si può fare senza una ingombrante scatolona pesante piena di ghiaccio e (nel nostro caso di Zup e succhetti, ma nella maggior parte dei casi) di Whiskey e Vodka che per trasportarla ti uccidi i calcagni perchè sbatte in continuazione sulle gambe?
A parte gli scherzi...è molto comoda, ma alla fine è solo una delle tante cosette che qui si copiano dagli americani, se ne diventa dipendenti e, infine, fanatici... Come le banche con 7 bancomat per il prelievo, come i poliziotti in bicicletta, i fuoristrada enormi con i vetri oscurati e il cambio automatico, le bevande extrazuccherate da bere rigorosamente con il ghiaccio...
Ci hanno detto diverse volte che il modo per far finire una festa che si protrae a lungo nella notte senza fa arrabbiare le persone che vi partecipano è dire semplicemente che "il ghiaccio è finito"... nessuno qui berrebbe mai una birra o un trajo senza ghiaccio...
Per ora vi lascio, mi vado a fare una CocaCola on the rocks...
Ciao belli!!!